Camporosso. «Ascoltate le “verità” di Maurizio Morabito intendo ribadire che le motivazioni che mi hanno portato a revocargli l’incarico di vicesindaco non hanno nulla a che fare con ragioni di appartenenza politica ma solo di fiducia, venuta meno a seguito di una serie di comportamenti per me inaccettabili». A dichiararlo è il sindaco di Camporosso Davide Gibelli, al suo secondo mandato in Comune. L’intervento arriva a poche ore di distanza dalla conferenza stampa con cui l’esponente di Cambiamo (candidato alle ultime regionali con la lista Toti: oltre 2000 mila preferenze ottenute), ha voluto replicare alla conferenza stampa convocata giovedì dal primo cittadino. Una conferenza di “scomunica” nella quale è stata annunciata la revoca dell’incarico di vicesindaco al lavoratore frontaliere.
«Le motivazioni della revoca sono quelle che ho già indicato nella conferenza stampa e si traducono nella venuta meno del rapporto di fiducia intercorrente tra me e Morabito. Ogni motivazione politica è assolutamente non veritiera. La nostra è una lista civica costruita intorno a una serie di persone di diverse provenienze che hanno accettato di portare avanti un programma ben definito. In nove anni di amministrazione non ho mai tirato in ballo la mia vicinanza al Partito Democratico proprio perché ci tengo moltissimo all’impronta civica del nostro progetto. Chi ha utilizzato il suo ruolo per motivi politici? Proprio Maurizio Morabito con la sua candidatura alle scorse regionali», – aggiunge Gibelli -.
Scissione in vista. «Il consigliere Morabito non è stato estromesso dal gruppo Camporosso del Cuore e per quel che mi riguarda può anche rimanervi, a patto che torni a condividere tutto il nostro percorso. Altrimenti non avrebbe senso. Se continua a porre ostacoli valuteremo come affrontare la questione».
Candidatatura a sindaco? «Se esisteva un accordo tra me e lui per il passaggio di testimone questa possibilità è tramontata definitivamente. Quella annunciata dal consigliere comunale è una candidatura assolutamente autonoma, non è condivisa con il gruppo. Poteva benissimo esserlo ma oggi, a mio personal avviso, non ci sono più i presupposti».
La chiosa del sindaco. «Al termine del mio secondo mandato non potrò più ricandidarmi a sindaco ma intendo rimanere attivo, sentendo forte la responsabilità di lasciare il Comune di Camporosso nelle giuste mani». Che non sono quelle di Morabito, evidentemente.
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