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Essenza – Terracina – Secolo d'Italia


18 Gen 2023 0:01 – di Redazione

Essenza
Via Cavour, 38 – 04019 Terracina – Latina
Tel. 0773/369762
Sito Internet: www.essenza.co

Tipologia: ricercata
Prezzi: paste 24/50€, pesci 30€, carni 30/75€, dessert 15€, degustazione 55/80/100/120€
Chiusura: Mercoledì

OFFERTA
Una bella conferma il ristorante guidato dallo chef Simone Nardoni, anche nella versione invernale, arricchita da qualche piatto di cacciagione e tartufo e da un menù degustazione apposito. Una cucina sempre precisa e dai sapori netti, nel rispetto delle materie prime e senza troppe elaborazioni, come espresso dal nome stesso del locale, ma dove anche l’occhio vuole la sua parte nelle scenografiche presentazioni e nelle molteplici carinerie offerte in aggiunta ai piatti scelti, come ad esempio il grissino con parmigiano e polvere di porro bruciato, le chips stagionali di cereali con mousse di zucca e cavolo rosso e quella di fagiolo nero, le tartellette con mousse di ricotta di bufala e pomodoro secco oppure con orata; o ancora lo sconciglio con maionese di senape, una vera esplosione di sapori, il raviolo fritto con crema di fagioli neri o la mousse di cipolla caramellata con patate, zafferano, nocciola e aria di parmigiano. Altro piatto cult dello chef è il raviolo di seppia, dove quest’ultima viene utilizzata come involucro e poi farcita di dentice e gambero, sul quale viene versato un brodo di funghi che lascia al palato una piacevole sensazione vellutata. Fuori menù, abbiamo ordinato un risotto con i porcini e la loro polvere, magistralmente eseguito, così come si è rivelata ottima la fettuccina mantecata con aglio nero fermentato, ragù di calamaro e polvere di aglio. A seguire il trancio di branzino scottato e rifinito al forno con carciofo, dove, a un lato del piatto, viene servita la scenografica gola del branzino aromatizzata al rosmarino ardente e fumante a mo’ di incenso. Dopo una crème brûlée alla liquirizia con sorbetto al limone, servita come predessert, abbiamo assaggiato i due dolci ordinati: aneto, kiwi e dragoncello gelato e rabarbaro, pepe rosa e mandorla, entrambi superlativi. Ancora coccole finali con un macaron di sesamo e crema di lampone, prima del caffè scelto da un’apposita lista: noi abbiamo chiesto un Kopi Luwak portato in tazza larga che si è rivelato sottoestratto e non particolarmente aromatico.

AMBIENTE
Molto gradevole la sala dalle tonalità scure, con scaffali di bottiglie e tavoli ben distanziati, posate e piatti di design. Con la bella stagione c’è anche la possibilità di fruire dello spazio esterno.

SERVIZIO
Attentissimo, non affettato e prodigo di spiegazioni.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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