Credit Suisse affonda di nuovo in borsa. I titoli tornano sotto i due franchi, in calo di quasi il 9%. Dopo il crollo di mercoledì la banca svizzera aveva in parte recuperato la caduta mettendo a segno un rialzo del 17% dopo l’annuncio della Banca centrale svizzera della messa a disposizione dell’istituto di una linea di liquidità per 50 miliardi di franchi. Un salvagente che tampona l’emergenza e regala tempo ma che non risolve i problemi della banca che deve innanzitutto arginare l’esodo di depositi. Ieri Credit Suisse e l’altro colosso svizzero Ubs si sono dette contrarie ad una fusione spinta dalle autorità e dal governo elvetico. Ubs ha affermato che vorrebbe continuare nella sua strategia standalone e sarebbe riluttante a farsi carico dei rischi correlati al Credit Suisse. La quale, a sua volta, vorrebbe proseguire da sola nel suo piano di ristrutturazione
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