L’influenza di Putin sull’Occidente  è cresciuta per anni prima dell’invasione dell’Ucraina, grazie al flusso costante di petrolio e gas a basso costo e  affidabile che ha attraversato i confini russi.  L’Unione Europea è riuscita a inasprire lentamente le sanzioni energetiche contro la Russia arginando, in apparenza, i danni alle proprie economie, e questo grazie alla fortuna di un inverno non freddo che ha limitato i consumi di gas.  L’Europa ha vissuto una stagione insolitamente mite che le ha permesso di evitare una grande crisi.

Però anche la Russia è riuscita a evitare molti dei danni economici che il mondo aveva previsto. Sebbene l’Europa abbia lentamente imposto più sanzioni energetiche e importato meno gas russo, è stata molto lenta a premere il grilletto su sanzioni energetiche significative e ampie che avrebbero potuto esacerbare notevolmente la crisi energetica. In secondo luogo, le entrate derivanti dal petrolio e dal gas – il 45% delle casse del governo russo – sono salite alle stelle grazie ai prezzi estremamente elevati. In terzo luogo, le misure di salvaguardia economica della Russia sono state estremamente efficaci. In quarto luogo, l’Europa, il Regno Unito e gli Stati Uniti possono essersi uniti per spremere la…