Fonte:IlTempo 31 marzo 2023 di Dario Martini
Il Parlamento europeo condanna lo stop italiano alle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali. Allo stesso tempo, la Commissione guidata da Ursula von der Leyen, interpellata sul disegno di legge approvato in Consiglio dei ministri che vieta i cibi sintetici, fa sapere che «i consumatori europei saranno sempre liberi di decidere cosa mangiare». Insomma, è la solita storia, con Bruxelles che vuole dettare la linea a Roma, non solo sulle auto elettriche e le case green, ma anche quando sono in gioco temi rilevanti che spaziano dai diritti alla salute dei cittadini.
Partiamo dai figli delle coppie gay, tema che si intreccia a quello della maternità surrogata, chiamata anche con l’acronimo «gap», ovvero gestazione per altri. Il Parlamento Ue ha approvato per alzata di mano, in plenaria a Bruxelles un emendamento, presentato da Renew Europe (di cui fa parte anche il Terzo polo) alla proposta di risoluzione sullo Stato di diritto nell’Ue, che «condanna le istruzioni impartite dal governo italiano al Comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali».
L’Europarlamento, si legge nell’emendamento, «ritiene che questa decisione porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli; ritiene che tale azione costituisca una violazione diretta dei diritti dei minori, quali elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989; esprime preoccupazione per il fatto che tale decisione si iscrive in un più ampio attacco contro la comunità Lgbtqi+ in Italia; invita il governo italiano a revocare immediatamente la sua decisione».
Durante la votazione il Ppe si è diviso. Fonti interne al gruppo dei Popolari fanno sapere che Forza Italia ha votato compatta in difesa del governo, ma le delegazioni dei Paesi del nord Europa e quella portoghese si sono schierate in favore delle rivendicazioni delle coppie gay. In Italia hanno subito fatto festa Pd, M5S, +Europa, Terzo polo e Alleanza Verdi Sinistra. Il deputato dem, Alessandro Zan, è arrivato addirittura a parlare di «umiliazione» per l’Italia. Sette sindaci del Pd (Bologna, Torino, Firenze, Napoli, Roma e Bari e Milano) hanno già fatto sapere che intendono andare avanti con le trascrizioni dei figli di coppie dello stesso sesso. Non a caso, il primo cittadino del capoluogo toscano, Dario Nardella, esulta: «Bene il Parlamento europeo sullo stop alle registrazioni dei figli delle coppie omogenitoriali. Una decisione che comporterebbe discriminazione e disparità. L’Italia torni indietro». E il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha indetto una manifestazione per il 12 maggio. Sull’altro fronte, interviene l’eurodeputato Vincenzo Sofo di FdI-Ecr: «L’emendamento presentato da Renew rappresenta una palese forzatura per attaccare il governo italiano, non perché viola la legge, ma perché facendola rispettare ostacola il ricorso a pratiche come l’utero in affitto». Sofo fa sapere anche che «la sinistra ha impedito che venisse messo in votazione un altro emendamento» che condannava proprio la maternità surrogata. Anche il capogruppo in Senato di FdI, Lucio Malan, fa notare come l’Europarlamento oltre a «farsi beffa della normativa italiana, di fatto si schieri a favore della maternità surrogata».
Per quanto riguarda i cibi sintetici, invece, la presa di posizione di Bruxelles arriva da un portavoce della Commissione: «Ad oggi, la Commissione non ha ricevuto alcuna richiesta di approvazione della carne coltivata (derivata da cellule o tessuti, ndr) per i mercati europei», in ogni caso «i consumatori europei saranno sempre liberi di decidere cosa mangiare – dice a LaPresse – Come affermato nella strategia “Farm to Fork”, la Commissione mira a garantire che i consumatori ricevano informazioni chiare che rendano loro più facile scegliere diete sane e sostenibili».
La Commissione precisa anche di non aver intenzione di «commentare la proposta di legge» del governo italiano che vieta le carni sintetiche, ma allo stesso tempo osserva: «Il ruolo della Ue è garantire che il nostro cibo, compresi i nuovi alimenti come la carne coltivata, sia sicuro, motivo per cui la valutazione scientifica sui rischi da parte dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma) è tra le più rigorose al mondo. Dobbiamo comprendere il potenziale impatto del nostro cibo sulla salute, l’ambiente e la società e la sua capacità di contribuire alla sostenibilità alimentare».
L’Efsa, intanto, sottolinea che «la priorità è garantire che tutti i nuovi alimenti che raggiungono le tavole dei consumatori siano sicuri e non siano svantaggiosi dal punto di vista nutrizionale. Ecco perché eseguiamo approfondite valutazioni di sicurezza. Nel caso della carne derivata da colture cellulari ciò significherebbe una valutazione approfondita di tutti i passaggi dalla creazione di cellule idonee, alla loro coltivazione e alla loro ulteriore trasformazione nel nuovo alimento finale che può raggiungere le tavole dei consumatori». In poche parole, la Ue non esclude che in futuro questo tipo di cibi prodotti in laboratorio possano essere autorizzati.