Celebrato oggi il 79°anniversario dell’eccidio ai Forti di San Giuliano e San Martino, Nell’episodio 8 persone arrestate arbitrariamente vennero condannate a morte in rappresaglia, ma i carabinieri comandati dal tenente Giuseppe Comes si rifiutarono di effettuare l’esecuzione. Gli 8 condannati Dino Bellucci, professore, Giovanni Bertora, tipografo, Giovanni Giacalone, straccivendolo, Romeo Guglielmetti, falegname, Amedo Lattanzi, giornalaio, Luigi Marsano, saldatore elettrico, Guido Mirolli, oste e Giovanni Veronelli, falegname vennero quindi massacrai dai nazisti.
“Settantanove anni fa in questo luogo sono accaduti fatti terribili, che testimoniano un periodo buio della nostra storia. Fatti di cui dobbiamo tenere viva la memoria e trasmetterla alle giovani generazioni, insieme ai valori della libertà e della democrazia che devono essere custoditi e mai dati per scontati”. Così l’assessore Matteo Campora, ricordando l’eccidio ai Forti di San Giuliano e San Martino del quale ricorre il 79° anniversario.
Alla cerimonia di commemorazione, che si è svolta questa mattina in via Piero Gobetti – con la deposizione delle corone sulla lapide in memoria dei martiri – e successivamente sul forte di San Martino, hanno partecipato il presidente dell’ILSREC Giacomo Ronzitti e il presidente del Consiglio comunale di Sesto Fiorentino Serena Sassolini. A svolgere l’orazione, Francesco Cozzi già procuratore capo della Repubblica di Genova.
