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Blog | Lo scontro Uk-Scozia sulla legge per le persone transgender finirà per indebolire i diritti di tutti – Il Fatto Quotidiano

Se qualcuno mi chiedesse di descrivere la relazione tra Scozia e Regno Unito, lo farei indicando Raperonzolo e la matrigna: una vuole uscire da quella che è ormai una prigione e l’altra le dice che non può farlo a tratti perché Raperonzolo morirebbe da sola nel mondo crudele, a tratti perché sarebbe troppo crudele lasciare da sola l’anziana madre. Giustamente nessuno me l’ha chiesto, ma ne voglio parlare lo stesso perché è appena avvenuto un fatto che non solo esemplifica questa relazione, ma mette ben in evidenza una subdola retorica che permette a certi politici di prendersela con le categorie più deboli nascondendosi dietro una finta posizione di difesa di altre categorie, mentre il loro vero obbiettivo è quello di indebolire i diritti di tutti (ovviamente tranne i loro).

In sostanza il governo scozzese aveva fatto passato una legge che rendeva più facile alle persone trans cambiare il proprio genere nei documenti. Notare: lo rendeva più facile, non immediato. Si trattava solo di permettere alle persone trans di richiedere un certificato che sancisse che il loro genere non è quello assegnato alla nascita. Avrete notato che mi riferisco però al passato, perché il governo del Regno Unito (quello basato in Inghilterra, lo so, si fa confusione) ha pensato bene di bloccare quella legge perché, a loro dire, in conflitto con attuali leggi per tutelare le diversità e garantire diritti di tutti.

Ovviamente sareste giustificati nel pensare che magari la legge scozzese sia stata scritta male e non prenda in considerazione aspetti fondamentali del problema. Beh, vi sbagliereste. L’argomentazione del governo di Rishi Sunak cita esplicitamente cose come il divario retributivo di genere (che non vuol dire necessariamente se due persone nella stessa posizione prendono lo stesso stipendio, ma è il paragone della media degli stipendi di tutti gli uomini e donne in un certo gruppo per vedere se in generale gli uomini occupano posizioni più retribuite rispetto alle donne). Se non avete ancora capito dove stanno andando a parare, ve lo dico io pane al pane e vino al vino: la legge scozzese non va bene perché (secondo il governo di Rishi) permetterebbe agli uomini di far finta di essere donne e quindi secondo loro questo è in conflitto con l’attuale legge contro le discriminazioni alle donne. Perché le donne trans non sono donne e gli uomini trans non sono uomini (mi scusi Presidente, non voglio insinuare che lei non sia un presidente o non debba essere chiamato al maschile, ma devo riportare certe posizioni per dovere di cronaca). Insomma, è come se la Rowling avesse fatto un rituale e avesse mandato lo spirito di tutte le TERF a impossessarsi del Primo Ministro inglese. Colpo di scena! Non c’è la lobby gay, ma quella omotransfobica. Chi l’avrebbe mai detto?

Vi avevo anche promesso però che questo avrebbe reso evidente come il fine ultimo è l’indebolimento dei diritti di tutti: ebbene, a seguito della Brexit (quando è venuta a mancare la tutela dei diritti umani dell’Unione Europea) il governo del Regno Unito sta provando a più riprese di rivedere quella stessa legge contro le discriminazioni per fondamentalmente indebolirla, incluso nella protezione delle donne che ora stanno usando come scudo contro la legge scozzese. Vi ricordo anche che questo è lo stesso partito che ha mandato la polizia a caricare donne durante una veglia per Sarah Everard, la ragazza stuprata e uccisa da un poliziotto nel marzo del 2021. Lo stesso governo che sta attualmente cercando in tutti i modi di far passare leggi per impedire ai lavoratori di scioperare e alla popolazione di protestare pubblicamente in genere, e per permettere al governo di revocare senza giustificazione esplicita la nazionalità a chiunque (il che potrebbe o meno venire insieme ad un biglietto sola andata per il Rwanda).

Chiamatemi Adam Kadmon, ma non penso sia una coincidenza: avere un governo membro del Regno Unito che rafforza i diritti delle minoranze renderebbe molto più difficile al governo del Regno Unito di raderli al suolo, il che è il loro scopo un po’ per far contenta la branca più estremista del loro partito, un po’ per trasformare gli UK in un paradiso per gli investitori stranieri togliendo diritti a minoranze e lavoratori (così gli Sceicchi si sentono più a casa insomma).

So che di solito mi seguite per le mie battute sagaci e per leggere la parola “culo” posta in contesti poco appropriati, ma ho voluto prendere questa occasione per cercare di farvi capire quanto siano subdole certe retoriche e quanto vengano usate solo per manipolare le masse, soprattutto in momenti di difficoltà. Con questo blog voglio solo pregarvi di essere saggi e lungimiranti e di non permettere a dei politici ingordi di manipolare la vostra paura e rabbia. Siamo tutti nella stessa barca. Se invece che proteggerci ci buttiamo a mare a vicenda sicuramente non andremo lontano.

Vi lascio quindi con una poesia di Martin Niemöller: “Quando i nazisti presero i comunisti,/ io non dissi nulla/ perché non ero comunista./ Quando rinchiusero i socialdemocratici/ io non dissi nulla/ perché non ero socialdemocratico./ Quando presero i sindacalisti,/ io non dissi nulla/ perché non ero sindacalista./ Poi presero gli ebrei,/ e io non dissi nulla/ perché non ero ebreo./ Poi vennero a prendere me./ E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa”.

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