Belen Rodriguez sceglie di sponsorizzare Shein e sui social scoppia la polemica a causa delle politiche aziendali del nuovo marchio. L’argentina non è soltanto una presentatrice e una imprenditrice, ma come molti personaggi dello spettacolo utilizza anche i social per fatturare. La vediamo spesso pubblicizzare firme differenti: dai trucchi alle piastre per i capelli, dagli spazzolini alle creme. Ma finora nessuno si era mai lamentato di questo altro aspetto del suo lavoro. A scatenare la reazione avversa dei suoi follower è stata la scelta di lavorare anche per il brand online.
Nell’ultimo periodo Shein è diventato il marchio online più acquistato del momento. Ha superato Amazon, ma anche firme come Zara e H&M. A farne uso soprattutto la nuova generazione, che ama cambiare sempre i vestiti. Tutti amiamo mostrarci sempre in maniera differente, ma Shein induce anche allo spreco. La qualità dei suoi prodotti è talmente bassa che questi non possono durare più di una stagione. Così l’azienda incita anche allo scambio continuo e di conseguenza all’inquinamento. Ma non è questo il motivo che ha fatto arrabbiare maggiormente i fan di Belen Rodriguez.
La scelta della show girl è stata contestata per il modo in cui Shein tratta le sue dipendenti. Una recente ricerca ha mostrato che le sarte lavorano in condizioni atroci. Sono pagate 4 centesimi a capo e ne producono almeno 500 al giorno. Se sbagliano qualcosa vengono loro detratti i due terzi della paga giornaliera. Fanno turni di 18 ore consecutive senza pause. In molte sono costrette a lavare i capelli durante il pranzo, anche perché non hanno giorni liberi. Uno solo al mese, con uno stipendio che non raggiunge le 500 euro. Insomma, uno sfruttamento che Belen Rodriguez, secondo i suoi fan, non dovrebbe sponsorizzare.
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“Non si può pubblicizzare e fomentare vendite per un brand che sfrutta il lavoro di tante donne, obbligate persino a lavarsi i capelli sul posto di lavoro poiché costrette a lavorare 18 ore al giorno senza un giorno libero. E non è neanche corretto, dati i tempi, sponsorizzare un brand che crea capi decisamente inquinanti e cancerogeni. Basta con questo scempio”. Questo è solo il primo dei molti commenti negativi che sono comparsi sulla pagina social di Belen Rodriguez. Non ci posso credere che sponsorizzi un marchio come Shein dove c’è sfruttamento delle persone e inquinamento a non finire. Una persona come te ha la fortuna di poter scegliere e dire no”.
I follower di Belen Rodriguez sono realmente infuriati con la loro beniamina: “Chissà quanto ti hanno pagato. Ma avevi proprio bisogno di quei soldi? Di un’azienda che sfrutta i suoi lavoratori e usa materiale scadente”. “Ogni tanto servirebbe un po’ di coerenza: da Hinnominate, dove in media per un capo si va dai 100 euro in su a Shein. La coerenza salverà il mondo”. Queste sono le conseguenze del mercato mondiale. Non tutti giocano secondo le stesse regole ed è facile ritrovarsi a comprare (o a sponsorizzare) qualcuno che non presta la minima attenzione ai diritti umani. La show girl rinuncerà alla sua nuova collaborazione?
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