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Guerra, il terribile errore di Putin. “Ora avrebbe già vinto”

Se Vladimir Putin avesse dato ascolto ai vertici dei propri servizi segreti, invece che mortificarli in diretta tv come fece a suo tempo con Sergej Naryshkin, probabilmente oggi la guerra in Ucraina sarebbe già finita con la vittoria di Mosca. E’ quanto emerge da un interessante report di 39 pagine dell’istituto britannico RUSI, che segue da vicino gli eventi bellici.

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Il consiglio inascoltato

Secondo il report i servizi russi avevano preparato con grande anticipo l’operazione speciale, infiltrando uomini in Ucraina e in Europa, ed erano realmente convinti di trovare un’accoglienza favorevole, se non trionfale, nel paese invaso. Ma quando è giunta l’ora X hanno chiesto di rinviare l’attacco, spiegando che era necessario più tempo. Suggerimento respinto da Vladimir Putin, con la conseguenza di una guerra che si trascina da più di un anno.

Il lavoro preparatorio dei servizi

L’Svr aveva iniziato a preparare l’invasione già dal giugno del 2021. E ha avuto un successo maggiore che non i militari. Come anche l’Fsb (Servizio di sicurezza federale) che è riuscito a dominare la popolazione dei territori occupati, scaricando gli hard disk dei computer degli uffici del governo, identificando le persone fedeli allo Stato ucraino che sarebbero state poi arrestate e interrogate. L’errore dei servizi di anticipare una accoglienza a braccia aperte per le forze di Mosca ha in realtà messo in secondo piano il successo del loro operato, si sottolinea.

“E’ evidente che i servizi speciali russi sono riusciti a reclutare un’ampia rete di agenti in Ucraina prima dell’invasione e che gran parte di questo apparato di sostegno è rimasto a disposizione dopo l’invasione, fornendo un flusso costante di intelligence alle forze russe”, si legge nel rapporto. L’Fsb aveva formato gruppi operativi provvisori con l’obiettivo di città come Melitopol. E mano a mano che le forze avanzavano, l’Fsb sequestrava le memorie dei computer che consentivano all’intelligence di compilare liste degli ucraini da arrestare a scopo intimidatorio, per spingere la popolazione a non opporre resistenza. Almeno 800 funzionari ucraini sono stati cooptati per lavorare per l’Fsb, alcuni costretti altri no. Per i servizi russi, è necessario cooptare solo l’8 per cento della popolazione per poter controllare il territorio. Per il RUSI la strategia dell’Fsb ha funzionato.

L’errore di valutazione

Per gli analisti britannici, gli agenti segreti – cosi come i generali dell’Armata – hanno mancato di onestà e trasparenza, preferendo alla fine assecondare i progetti della leadership con report “positivi” o rosei. Solo Sergey Naryshkin osò suggerire, balbettando in diretta tv, un passo diplomatico, venendone umiliato da Putin. Il resto è storia recente e purtroppo ancora ignota negli esiti.

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