Le segreterie territoriali e regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno oggi incontrato le istituzioni savonesi e i rappresentanti di Tpl Linea a seguito della morte sul lavoro di un meccanico 53enne e del conseguente sciopero indetto dai sindacati.
Su richiesta della prefettura, lo sciopero è stato interrotto alle ore 17.
“In attesa che la magistratura chiarisca le cause di quanto accaduto ieri sera, abbiamo lamentato la cronica mancanza di investimenti da parte dell’azienda in prevenzione e sicurezza, la presenza di pochi mezzi e troppo datati, di una manutenzione mai preventiva – commentano le organizzazioni sindacali in una nota – la prefettura ha accolto la nostra richiesta di aprire un tavolo con Comune e Provincia, così come l’azienda ha accettato un confronto risolutivo sul tema della manutenzione, così come di diffondere immediatamente un ordine di servizio che imponga a tutti gli autisti che si trovino di fronte al minimo segnale di pericolo del mezzo di fermarsi: abbiamo sempre fatto buon viso a cattivo gioco sulla scarsità dei mezzi e sul venire incontro alle esigenze dei cittadini, ma non tolleriamo altri compromessi sulla sicurezza a bordo”.
Allo stesso tempo i sindacati chiedono alla Regione Liguria di implementare i fondi a sostegno del trasporto pubblico locale nel savonese che a livello di chilometraggio è quello meno sostenuto a livello ligure.
Su proposta dei sindacati e con l’assenso dell’Azienda, la mancata retribuzione dovuta allo sciopero di oggi verrà interamente devoluta alla famiglia di Stefano Macciò, a cui il sindacato intero rivolge le più sentite condoglianze.