La spinta del razzo è ottenuta da un fenomeno di combustione supersonica che sviluppa più potenza riducendo al contempo i consumi di carburante. La tecnologia potrà essere usata per i lander con equipaggio umano e per i veicoli interplanetari.
La NASA ha validato i dati ottenuti dalle prove di accensione del motore a razzo a detonazione rotante in scala reale condotta nel 2022. Questa nuova tecnologia potrebbe fornire una forza propellente e un’efficienza maggiori rispetto agli attuali motori a razzo.
I test veri e propri del motore a razzo a detonazione rotante (RDRE, Rotating Detonation Rocket Engine) sono stati effettuati tra giugno e agosto del 2022 presso il Marshall Space Flight Center di Huntsville, in Alabama.
Rispetto a un motore a razzo tradizionale, la spinta di un RDRE è ottenuta da un fenomeno di combustione supersonica noto come detonazione.
Un sistema RDRE è caratterizzato da un campo di flusso altamente instabile, con onde di pressione multiple riflesse dopo la detonazione e un convogliamento di gas parzialmente bruciati nella regione post-detonazione.
Questo tipo di propulsione produce più potenza impiegando meno carburante in confronto agli attuali sistemi, e ciò la rende ideale come soluzione per i viaggi diretti verso lontane regioni spaziali, come la Luna e Marte. Ha inoltre il potenziale per alimentare sia i lander con equipaggio umano che i veicoli interplanetari.
Operando a pieno regime, durante il test il motore ha prodotto 1.800 kgp (chilogrammo forza) di spinta per quasi un minuto a una pressione media nella camera di 1.820 kg-cm2. Il motore è stato accesso 17 volte per un totale di 10 minuti di funzionamento.
Grazie a questo successo, gli ingegneri della NASA sono già al lavoro per un approfondimento della tecnologia volto a sviluppare un RDRE riutilizzabile di dimensioni maggiori.
Credits immagine di copertina: NASA
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FonteNASA
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