Si inaspriscono i combattimenti in Ucraina, e questo porta Mosca a intensificare la mobilitazione in corso in Russia. Lo afferma l’intelligence della difesa ucraina (Gur), secondo cui il Cremlino prevede di creare un esercito di 2 milioni di soldati. 300mila persone sarebbero state arruolate nel primo reclutamento, ricorda l’intelligence di Kiev, citata da Rbc-Ucraina. Secondo il Gur, ora Mosca potrebbe annunciare un’ulteriore mobilitazione nei prossimi giorni, e questa volta, secondo i loro calcoli, altri 500.000 russi si uniranno alle forze armate. Questo, secondo il Gur, rispecchia i presunti piani russi di creare un esercito di circa due milioni di persone: il precedente obiettivo era di 1,5 milioni di soldati.
La conquista di Soledar
Nel frattempo l’Ucraina potrebbe ricevere presto armi come carri armati e aerei da combattimento: forniture che finora l’Alleanza Atlantica ha rifiutato di fornirle per il timore di una escalation con Mosca. A cambiare le carte in tavola, secondo il ministro della Difesa ucraino, Olekskii Reznikov, è la circostanza secondo cui il Paese è ormai «un membro de facto della Nato». Lo dichiara alla Bbc, aggiungendo: «Queste preoccupazioni per una escalation per me sono solo una questione di etichetta». Mentre l’umore delle truppe ucraine al fronte sembra incupirsi sempre di più. «Siamo stati abbandonati», ha spiegato in una telefonata con la Cnn un soldato ucraino nella città di Soledar, la città dove in queste ore si sta combattendo anche una battaglia di propaganda con Mosca che sostiene la sua conquista e Kiev che continua a smentirla. La situazione descritta dal militare, che l’emittente americana non identifica per ragioni di sicurezza, è drammatica. I soldati rimasti nella città del Donbass attaccata dai russi sarebbero rimasti senza cibo, con poca acqua e solo alcune munizioni. «L’ultima evacuazione è avvenuta tre giorni fa. Ci hanno detto che ci avrebbero fatti ritirare, e adesso siamo semplicemente stati abbandonati», dichiara ancora il soldato. Per poi concludere: «Resistiamo il più possibile, ma tutti possono stancarsi e alla fine oltrepassare il limite».
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