Ventimiglia. Bagno di folla in via Roma, nella città di confine, per il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore Marco Scajola e la deputata Ilaria Cavo, ospiti della sede dei frontalieri Autonomi Intemeli (Fai), dove nel pomeriggio è stata illustrata la legge che equipara al 5 percento la tassazione dei pensionati frontalieri di Francia e Principato di Monaco a quelli che lavorano in Svizzera. Applausi anche per Flavio Di Muro, che nel corso del suo mandato parlamentare aveva iniziato la battaglia per i frontalieri. «Direi che l’argomento è molto sentito e, soprattutto, pone fine a una diseguaglianza, una disparità, che vivevano i frontalieri che lavorano sul confine francese – ha affermato il governatore ligure – Soprattutto con Monaco, rispetto agli stessi frontalieri italiani, che lavorano al confine Svizzera. Direi che la medesima aliquota fiscale era un atto di equità, prima ancora che di sostegno a famiglie che comunque hanno una vita complessa spostandosi per lavorare. È un ottimo risultato di questo governo, dei cittadini della Liguria in generale e, per quanto possibile, anche dell’impegno che ci abbiamo messo, perché questo avvenisse».
In sostanza, dal 1 gennaio è in vigore il nuovo regime di imposizione Irpef sulle pensioni dei lavoratori frontalieri, con una riduzione dell’aliquota Irpef grazie all’emendamento approvato in via definitiva, ottenuto con collaborazione tra il FAI, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore delegato ai Rapporti con i lavoratori Frontalieri Marco Scajola e la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo. L’emendamento prevede infatti che dal 1 gennaio i lavoratori transfrontalieri del ponente ligure che hanno maturato la pensione nel Principato di Monaco abbiano il trattamento pensionistico con un’imposizione sostitutiva delle imposte sul reddito con un’aliquota del 5 per cento anziché del 23%. Un provvedimento che riguarda oggi 8mila pensionati frontalieri liguri e altri 4.500 che andranno in pensione nei prossimi anni.
Nel corso del proprio intervento, Toti ha parlato anche del tema, in generale, della pensioni: «Il tema delle pensioni esiste, soprattutto delle pensioni minime, come esiste evidentemente il tema del potere di acquisto con inflazione, che è cresciuta. Il prezzo del gas e della elettricità che scendono, credo che possano cominciare a farci intravedere un’inversione di tendenza in questo senso, ma la politica dei redditi in generale è un grande tema del paese, che andrà affrontato nei prossimi mesi e nei prossimi anni da questo governo, perché è evidente che pensioni e salari non sono cresciuti come nel resto d’Europa e questo non è solo un tema di equità, am anche un tema di mercato interno molto complesso».
Sul progetto di autonomia differenziata, che porta maggiori autonomie alle regioni, Toti ha dichiarato: «Un primo step che arriva dopo ventidue anni da quel titolo quinto, che peraltro la prevedeva già. Quindi, chi si strappa le vesti parlando regali elettorali, piuttosto che di provvedimento frettoloso, dovrebbe pensare ai ventidue anni, che abbiamo passato nell’attesa di questo provvedimento e, forse, dovrebbe vergognarsi anche un po’. Quella che è stata approvata è una legge, che applica una parte della nostra Costituzione della Repubblica italiana, non è una modifica alla Costituzione. E anche in questo credo, che si siano dette molte cose poco precise. Credo che tutte le Regioni abbiano da guadagnare da maggiori margini di autonomia e sicuramente ce l’ha la Liguria, ma soprattutto ce l’avranno quelle regioni che sono rimaste più indietro».
Soddisfazione ha espresso anche l’assessore Scajola: «E’ stato riconosciuto quanto di diritto per i nostri frontalieri – ha detto – Ovvero l’aliquota al 5 per cento anziché al 23 per cento per i lavoratori in pensione e per quelli che andranno presto in pensione. Quindi migliaia di persone che potranno vedere più fondi rimanere nelle loro tasche. Un intervento che abbiamo seguito qui a Ventimiglia, a Genova, dove ci siamo adoperati perché fosse scritto e approvato questo emendamento e a Roma grazie all’aiuto di Ilaria Cavo come parlamentare. Un risultato che forse non pensavamo nemmeno di ottenere quando siamo partiti ma che è straordinario per tanti lavoratori e le centinaia di persone presenti oggi dimostrano quanto fosse atteso e quanto fosse importante».
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Vittoria storica dei frontalieri, applausi a Toti per la tassazione al 5%
Per il presidente dei Frontalieri Autonomi Intemeli, Roberto Parodi, che ha lavorato in prima persona su questa legge: «E’ un risultato storico, dopo vent’anni che ci battiamo per ottenere una tassazione agevolata per i nostri nostri pensionati frontalieri. Finalmente ci siamo riusciti e la soddisfazione è multipla. Intanto, perché riguarda ottomila pensionati, che oggi avranno una vita un po’ più serena; poi c’è una soddisfazione personale e dell’associazione, perché è un testo scritto da noi completamente ed è passato tale e quale». Aggiunge Parodi: «Cambia che la pensione viene tassata al 5 percento. Teniamo presente che sono tutte pensioni basse e si pagherà, quindi, meno di un quarto di quello che si pagava prima». Parodi porta l’esempio di chi, con una pensione di 350 euro al mese, doveva pagare 800 euro all’anno di tasse: «E’ scandaloso». Un problema quest’ultimo, che aveva comportato un’iniziale fuga di pensionati frontalieri dall’Italia verso la Francia, dove la tassazione si aggira attualmente tra il 10 e il 14 percento. «Non credo, che oggi non credo che si sposterà più nessuno – conclude Parodi -. Anzi, penso che molti che hanno fatto il passo verso la Francia, torneranno in Italia».
«È stata una battaglia importante – ha detto il deputato Ilaria Cavo – Che è nata da una scelta di fondo che abbiamo fatto qui tutti insieme e che abbiamo condiviso. Quando sei arrivato a una Finanziaria, è stata la mia prima, non si possono fare tante battaglie, non si può puntare su tante cose: se no, non si ottiene niente. Bisogna sceglierne una in maniera chiara, e noi siamo qua, tutti insieme, perché abbiamo scelto voi. Ce l’abbiamo, fatta perché abbiamo fatto una scelta e su quella si è puntato».
«Si festeggia una battaglia storica che grazie ai frontalieri del posto e alle associazioni, devo anche dire all’impegno parlamentare, siamo riusciti a portare a casa – ha dichiarato Flavio Di Muro -. E’ un bel risultato per i pensionati frontalieri. Ci sono ancora tante battaglie da fare, bisogna esserci, bisogna conoscere la materia. Sono soddisfatto e sono ancora agguerrito su questi temi».