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Validi i rinforzi del mercato, ora il Parma per il Genoa, squadra talentuosa ma in difficoltà – Liguriasport

Il mercato di riparazione, appena passato agli archivi, ha visto il Genoa tra le protagoniste, almeno come numero di movimenti operati. Il giudizio degli addetti ai lavori è unanimemente positivo e noi ci associamo, con una sola riserva: il mancato arrivo di un centrocampista propositivo.

Il Calciomercato di riparazione del Genoa: bene con una nota di demerito

La zona mediana rigurgita di giocatori in tutto simili tra loro. Eccettuati Frendrup, inamovibile mediano con l’argento vivo addosso, e Jagiello, mezz’ala onestissima ma non trascendentale, troviamo solo elementi di spiccata personalità ma anche di limitato dinamismo, in là con gli anni e con gli acciacchi. Gente di indubbio valore, che è arduo e forse scomodo spedire in panca o costringere al turn-over. In una cadetteria che privilegia la corsa, si tratta di un piccolo handicap. In molti sottolineano l’assenza di una vera alternativa all’usurato Badelj in cabina di regìa, ma Strootman può surrogarlo decentemente. Manca invece un giocatore “di gamba”, che sappia inserirsi in zona gol o tentare il bersaglio dalla lunga: da ciò la tentazione gilardiniana di spostare nel trio centrale Gudmundsson, tra i rossoblù il più fantasioso e capace anche di creare disturbo agli avversari.

Per il resto, si tratta di operazioni senz’altro condivisibili. In terza linea, con il lancio perentorio di Vogliacco, non servivano innesti e sulla sinistra si registra il ritorno di Mimmo Criscito, ormai un titolare inamovibile, e dell’ex veneziano Haps, che – una volta scontata la squalifica di tre turni rimediata recentemente – dovrebbe trovare parecchio spazio. Non si dimentichi, comunque, l’acquisto del diciottenne Matturro, prospetto alquanto interessante, in grado di giocare sia in mezzo sia sui lati.

Da apprezzare, poi, la doppia mossa in attacco. Dragus e Salcedo hanno le caratteristiche giuste per agire come seconda punta o per giostrare come esterno offensivo, consentendo all’allenatore di cambiare modulo. Lo scopo è di accrescere l’incisività sia a difesa avversaria schierata, sia in fase di contrattacco. Gudmundsson e Aramu finalmente hanno degni sostituti, e quest’abbondanza non potrà che giovare.

Il mancato scambio Semper-Lasagna con il Verona ha suscitato più sollievo che rimpianto. Il portiere croato, da molti preferito all’ormai titolare Martinez, è un talento da non disperdere, mentre il folletto ex azzurro ha 30 anni e non è mai stato un goleador prolifico. Meglio così.

Quale Parma accoglierà il Genoa?

Ed eccoci a parlare della gara di Parma, classicamente da tripla. I crociati infatti hanno un rendimento ondulatorio e continuano a passare da prestazioni convincenti a recite incolori, che si riverberano in una classifica assai meno soddisfacente del previsto. Gli emiliani sono decimi, non puntano più alla promozione diretta e si accontenterebbero di uno stuzzicante piazzamento playoff. Da quando si sono infortunati i gioielli Man e Mihaila, il rendimento offensivo è sceso e in compenso non è granché cresciuta la tenuta difensiva. Non manca la qualità a centrocampo, grazie alle illuminazioni di Vasquez, sicché i rossoblù dovranno prestare particolari attenzioni e prepararsi a correre qualche rischio in più, ma al fianco dei pericoli suddescritti ci sono dei vantaggi. I ducali in difesa non sono impermeabili, mancando di un leader del reparto e forse di un’adeguata protezione dai centrocampisti: difetti che un team organizzato come quello rossoblù ha il dovere di capitalizzare.

Quale Genoa schiererà Gilardino al Tardini?

Gila sicuramente apporterà qualche cambio all’undici iniziale di domenica scorsa. Probabile, in primis, il ritorno sulla fascia destra di Sabelli che – tutelato alle spalle da ben tre difensori centrali – potrà fluidificare con più frequenza. In avanti è improbabile la conferma del doppio centroavanti: Puscas dovrebbe partire nuovamente dalla panca.

Le scelte in prima linea finiranno per condizionare anche l’assetto della mediana, Una maglia appare garantita per Gudmundssson, che nella ripresa contro il Pisa ha cambiato i connotati a tutto il Genoa, ma la sua zona operativa potrebbe essere il centrocampo, con Badelj o Strootman sacrificato. Al fianco di Coda potrebbe riapparire Aramu, ma attenzione a Dragus, che Gila sta monitorando con particolare interesse. Sempre più forte è infatti la tentazione di impiegare un attaccante veloce e ficcante alle spalle del bomber o in posizione più laterale. In corso d’opera, poi, potrebbero venire utili non solo Puscas ma anche Salcedo.

Si prospetta un match gradevole, con un Genoa atteso a coprire prontamente le avanzate dei locali ma anche a colpire d’incontro negli spazi che gli verranno sicuramente concessi. Certo, occorre mostrare maggiore fiuto del gol e reperire alternative plausibili al centravanti in fase realizzativa. E l’ultima lacuna vera e propria da colmare: il trainer ci sta lavorando e adesso può anche battere parecchie strade nuove. Tocca a lui scegliere tempi e modi.

PIERLUIGI GAMBINO

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