Roma, 17 gen – La macchina del fango si era mossa prontamente, con attacchi al fulmicotone contro Matteo Salvini e la Lega. Accuse di ogni genere, ricostruzioni strampalate, pseudo dossier spuntati fuori per dimostrare i legami tra Mosca e il Carroccio. Ora però, tutto questo teorema, rischia di crollare di colpo. Anzi, in un certo qual modo potremmo dire che è già crollato. I fantomatici soldi russi alla Lega sembrano infatti un clamoroso fantasma: non ci sono davvero, o quantomeno non si trovano. E così la Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione per le sei persone – tre italiani e tre russi – accusate di corruzione internazionale. Le sei persone che sedevano a un tavolo dell’hotel Metropol di Mosca, nel 2018, che avrebbero trattato un ingente affare petrolifero.

Come confermato a fonti di agenzia dagli inquirenti, la richiesta di archiviazione è stata firmata dai pm Giovanni Polizzi e Cecilia Vassena e vistata dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale. La Procura di Milano aveva chiesto alle autorità russe di poter ascoltare a verbale alcune persone, tra queste i presunti intermediari identificati. Da Mosca non è però arrivata alcuna risposta. Adesso, dopo tre proroghe sulle indagini e dopo la scadenza dei termini per proseguire l’inchiesta, è giunta la richiesta di archiviazione. Una richiesta che ora passerà all’esame di un gip.

Il tutto è stato anticipato oggi da La Verità, con un pezzo di Giacomo Amadori. “Lo strombazzatissimo caso Metropol – scrive il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro – ha partorito il nulla. La presunta cricca di sei persone, tre italiani e tre russi, che a un tavolino dell’hotel moscovita, il 18 ottobre del 2018, avrebbe trattato un gigantesco affare petrolifero per finanziare illegalmente la Lega di Matteo Salvini con ogni probabilità non sarà processata. Infatti ieri la Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’accusa di corruzione internazionale per tutti. Nel 2019 i media di mezzo mondo avevano pensato di avere in mano l’arma decisiva per affossare Salvini, appena uscito trionfatore dalle elezioni europee di maggio”.

La Redazione

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