Sanremo – Il festival dello stile, almeno per quanto riguarda la prima puntata, lo vince a mani basse Chiara Ferragni. Ma d’altronde c’era da aspettarselo: gli occhi erano tutti puntati su di lei.
E non ha deluso: le quattro creazioni di Maria Grazia Chiuri per Dior amplificano il messaggio di empowerment femminile portato sul palco tra le lacrime. L’esordio sulla temutissima scala dell’Ariston è subito effetto “wow”: l’abito-manifesto è un modello a corolla di seta nero ispirato alla tradizione della maison e completato da una stola bianca che recita “Pensati libera”, motto femminista che vuole «ispirare le donne a sentirsi libere di uscire dal ruolo che è stato a loro imposto dalla società», si legge nella didascalia postata sui social network a corredo delle foto del primo look sanremese dell’influencer e imprenditrice.
E con il secondo cambio d’abito il messaggio è ancora più chiaro: un abito in tulle color carne che riproduce con un ricamo tromp l’oeil l’illusione della nudità, per «ricordare che chiunque decida di mostrarsi o sentirsi sexy non autorizza nessuno a giustificare le violenze degli uomini o ad attenuare le colpe».
Sul terzo abito le frasi sessiste e le offese che ogni giorno compaiono sotto ai suoi post. Una bella risposta agli hater da tastiera. Il quarto abito ricrea una gabbia ed è un messaggio alle nuove generazioni, «con la speranza di rompere le convenzioni imposte dal patriarcato. Una speranza che riponiamo nella bambine di oggi che saranno le donne di domani». Scelte coraggiose. Voto 10 (anche se rimane il dubbio: il longbob a onde è un taglio nuovo di zecca o una parrucca?).
E meno male che ci ha pensato Chiara Ferragni ad alzare l’asticella. Perché, in quanto a look, la prima serata del festival non è stata di certo memorabile. Ad Anna Oxa tocca l’arduo compito di rompere il ghiaccio. Da lei, regina di Sanremo con 14 partecipazioni e altrettanti look indimenticabili, ci si aspettava molto di più. In nero, a metà tra il monastico e la stregoneria, non di certo una scelta che passerà alla storia. Il ritorno delle sopracciglia sottili continuiamo serenamente a non accettarlo. Lasciamole ai primi Duemila. Il popolo di Twitter non le risparmia commenti pungenti: “Anna Oxa si è alzata 10 minuti fa dal letto ed è pronta a ritornarci appena finisce di cantare”. Molto probabile. Rimandata. Da lei ci aspettiamo molto di più.
gIANMARIA con quelle vibes da ballerino, molto Nureyev, ma anche un po’ Jack Dawson prima della zattera, lo vediamo già sulla copertina di Cioè anche se dovrebbe sinceramente riconsiderare il taglio di capelli alla Maria De Filippi/Carmen Russo. Lo perdoniamo perché è giovane, anche se canta in corsivœ. È vestito da Massimo Giorgetti, designer di MSGM.
Mr. Rain e Amadeus come Kelly e Brenda di Beverly Hills 90210 quando si ritrovano al ballo con lo stesso abito: il completo in glitter quest’anno va forte. Mr. Rain punta sul coro di bimbi (furbacchione, così ha la certezza di cantare prima della mezzanotte!) e l’esibizione è deliziosa. La scelta d’abito (GCDS di Giuliano Calza) dimenticabile, salvata solo per le scarpe con super platform che danno quel tocco in più. A proposito di Amadeus, sempre in Gai Mattiolo, se parte con il brillante alla prima sera alla finale cosa ci riserverà? Rimandati entrambi.
Marco Mengoni, a dieci anni dalla vittoria, fa il suo atteso ritorno sul palco dell’Ariston con un brano potente immediatamente quotato tra i probabili vincitori e un look deciso firmato Versace. È un cowboy di pelle nera con dettagli dorati, borchie e i bottoni gold dell’iconica medusa simbolo della casa di moda. Il suo stylist Lorenzo Posocco ha studiato per lui una serie di look che si preannunciano esplosivi. Come direbbe RuPaul, “Marco Mengoni: Shantay you stay”.
Ariete senza cappellino (incredibile!) sceglie un completo spezzato con giacca oversize e gioca con i contrasti di colore. Un total look Marni in pieno suo stile. Ultimo in Emporio Armani in gilet con la zip senza maniche e tatuaggi in mostra, un look tecnico ed estremamente minimal. Sui social c’è chi ironizza così: «È già pronto per andare a farsi la corsetta sul lungomare di Sanremo domattina». Che dire? Neanche lui, è evidente, ci tiene particolarmente a finire ai primi posti nelle classifiche di stile.
I Coma_Cose sono di una dolcezza indescrivibile. Le loro emozioni emozionano il pubblico. Viva l’amore, sempre. Sono bellissimi nella loro inedita veste glamour dal sapore vintage. Un lungo abito in paillettes color bronzo per California, completo tweed verde per Fausto Lama. Sintonia perfetta. Non stiamo piangendo, ci sono solo entrati dei Coma_Cose nell’occhio! Promossi a pienissimi voti.
Elodie è una dea in Maison Valentino. Per lei Pier Paolo Piccioli ha studiato un look tutto trasparenze: una tutina aderente effetto vedo non vedo che spunta sotto una maxi eco-pelliccia piumata. Semplicemente pazzesca. I social network esplodono: i tweet, prima della sfuriata di Blanco, sono tutti per lei.
Leo Gassmann ritenta, sarai più fortunato. Il look da laureando di Emporio Armani non convince: quando Amadeus gli consegna il mazzo di fiori manca giusto la foto ricordo con la tesi in mano e la bottiglia per brindare. Delusione I Cugini di Campagna: troppo sobri conoscendo i loro standard. Sentiamo da qui il profumo di lacca ma non basta a inebriarci: ci aspettavamo degli outfit pronti a sfidare quelli dei Maneskin. Confidiamo nella finale.
Dopo la devastazione di Blanco persino Gianluca Grignani riesce a sembrare un agnellino. È emozionato, visibilmente felice di essere tornato a Sanremo. Con il look omaggia Franco Califano con l’occhiale fumè e una giacca impreziosita di cristalli che non sembra essere proprio nelle sue corde. Ma noi gli perdoniamo tutto perché ricordiamo sempre che al suo esordio sanremese era un giovane ragazzo dalla bellezza disegnata dagli angeli. Amadeus che gli dice “ Vai bro” prima dall’esibizione è già #sanremohistory.
Olly romantico in rosa, un po’ testimone dello sposo ma super fresh, con sneakers e canottiera perché comunque gli spifferi ci sono anche all’Ariston. I Colla zio scelgono colorati come le Winxs, roba da far invidia al guardaroba della compianta Regina Elisabetta II: la boyband dai toni pastello. Un po’ tutto a caso, ma perché no? I Barbapapà approvano.
Mara Sattei per il suo debutto sanremese gioca la carta femme fatale e sceglie Armani Privé: velluto nero, profonde scollature davanti e dietro, minimal e impeccabile. Il più elegante? Ovviamente il presidente Mattarella. Ma lui era fuori gara…