Chiusura in generale ribasso per le borse europee, a causa dei realizzi e della cautela indotta dai timori di strette monetarie. Nonostante il rallentamento dell’inflazione in Germania, Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea, in un Q&A su Twitter ha detto che “I tassi devono raggiungere un livello sufficientemente restrittivo e manterremo i tassi elevati finché non vedremo prove consistenti che l’inflazione sottostante torni al nostro target”. Ieri il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha affermato che la Bce deve agire in maniera decisa per evitare che le aspettative di inflazione salgano ben oltre il target del 2%. Milano segna -0,86%, Francoforte -1,39%, Parigi -0,82%, Londra -0,86%.
Spread Btp/Bund in moderato rialzo a 176 punti (variazione +1,36%, rendimento Btp 10 anni +4,08%, rendimento Bund 10 anni +2,33%).
A Piazza Affari exploit straordinario di Iveco (+15,99%) grazie a risultati e guidance sopra le attese. I titoli del comparto energia sono stati spinti dall’aumento del prezzo del greggio, dopo che la Russia ha annunciato che taglierà la produzione di greggio di 500.000 barili al giorno nel mese di marzo. Eni registra +2,83%, Tenaris +1,69%, Enel +1,33% dopo un ebitda ordinario di 19,7 miliardi nel 2022, superiore alle previsioni. Male risparmio gestito, auto, banche e tecnologici. In coda Fineco -4,47%, seguita da Amplifon -3,97%, Nexi -3,85%, Azimut -3,4%. Crolla Illimity (-8,06%) dopo aver comunicato una guidance 2023 deludente.
Sul fronte dei cambi, l’euro passa di mano a 1,0685 dollari (da 1,0771 ieri in chiusura) e 140,41 yen (140,80). Il dollaro passa di mano a 131,44 contro lo yen.
Rialzo del prezzo del gas sulla piattaforma di Amsterdam a 53,9 euro al MWh (+2,2%) mentre il petrolio riparte con il Wti di marzo scambiato a 79,4 dollari al barile (+1,7%) e il Brent del Mare del Nord a 86,1 dollari (+1,9%).