Identità e alleanze. Europa e guerra. Tasse, giovani, ambiente. Dieci domande del Foglio: oggi a Cuperlo e De Micheli

Il Foglio ha posto una serie di domande ai quattro candidati alla segreteria del Partito democratico. Queste sono le prime due risposte. Lunedì risponderanno Stefano Bonaccini e Elly Schlein.

1) Un aggettivo per qualificare il suo Pd. E perché quell’aggettivo renderà la sua proposta alternativa a quella degli altri candidati. 

Gianni Cuperlo. Ne uso due. Libero e autonomo. Nel senso della sua cultura politica perché da almeno vent’anni la sinistra campa di tatticismi e svicola dall’ostacolo vero, il cambio d’epoca più dirompente della storia umana con scienza e tecnica a incidere sui princìpi della vita e della sua fine, su relazioni umane, primato del lavoro, forme della socialità. Vorrei un partito che oltre a ottimi programmi di governo recuperasse la sfida di un pensiero sul tempo che gli è toccato in sorte.

Paola De Micheli. Vitale. Innovativo e Radicale nelle scelte, il tempo del Pd come partito di sistema chiamato alla manutenzione ordinaria del paese è finito, non può più essere il partito dell’un po’ e un po’. Questo anche nell’organizzazione interna: gli iscritti…