Tempio Pausania – “Mia figlia dopo quei fatti è una persona diversa, un corpo che cammina. Alla sera ogni tanto mi guarda e mi dice che è stufa di respirare”. E ancora: “Non vuole più stare al buio e dorme con la luce accesa”. È la drammatica testimonianza della mamma di Silvia, la studentessa milanese che accusa Ciro Grillo e i suoi amici di averla violentata.
La donna – accompagnata dal marito e dall’avvocato Dario Romani (non è presente Giulia Bongiorno, il legale che rappresenta la famiglia) – ha parlato in aula raccontando l’incubo vissuto dalla figlia durante la sesta udienza del processo che vede imputati Ciro Grillo, figlio di Beppe leader del Movimento Cinque Stelle, e i suoi tre amici Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia. Sono tutti accusati di aver stuprato la ragazza nel luglio del 2019 in un residence di Cala di Volpe di proprietà del comico genovese.
La prima ad essere sentita è stata la madre della studentessa milanese, poi è stato ascoltato il padre. I due genitori hanno ripercorso i giorni successivi allo stupro. “Abbiamo capito subito che le era successo qualcosa di grave”, aveva spiegato ai carabinieri durante la formalizzazione della denuncia.
In aula oggi ci sono anche i due migliori amici di Silvia. Alex e Adelaide, entrambi all’epoca studenti di un prestigioso liceo milanese.
Deporranno subito dopo i genitori di Silvia e non hanno per il momento voluto rilasciare dichiarazioni ai cronisti che li attendevano a palazzo di giustizia.
Si tratta di due deposizioni che rischiano di complicare e non poco la situazione processuale di Ciro e i suoi amici. Anche perché Adelaide sarà sentita in particolare sulle confidenze che Silvia le fece poche ore dopo la violenza ma anche su quelle foto dei lividi che Silvia gli aveva inviato. “Avevo visto segni e traumi su diverse parti del corpo”, aveva spiegato ai carabinieri.
E però quelle fotografie si sono poi cancellate tramite l’applicazione Snapchat e non sono state salvate. “Non le ho scaricate per rispetto di Silvia”, aveva detto Adelaide. Alex, invece, aveva partecipato alla serata in discoteca al Billionaire di Flavio Briatore dove Silvia e la sua amica Roberta avevano conosciuto i quattro studenti genovesi.
A lui sarà chiesto del bacio che Silvia si era scambiata nel locale con Ciro ma anche delle confidenze che la vittima le ha aveva fatto qualche giorno dopo. “Quando ho saputo quello che le era successo – aveva spiegato Alex ai carabinieri – sono andato su tutte le furie e volevo picchiare Ciro e i suoi amici”. Ultima a deporre sarà una traduttrice chiamata ad analizzare alcune chat tra la studentessa e una sua amica in inglese.