Genova. Addio code in uscita dalla Sopraelevata per chi viaggia in direzione Ponente. La fine di uno dei tanti incubi della viabilità genovese sarà realtà a partire da quest’estate, quando sarà finalmente completato il primo asse del nuovo nodo di San Benigno, un complesso insieme di opere stradali che, dopo anni di ritardi, risolverà gli storici problemi di traffico tra Genova Ovest, i varchi portuali e l’asse lungomare Canepa-strada Aldo Moro. Nelle prossime settimane, però, bisognerà sopportare ancora qualche disagio dovuto ai cantieri, due weekend di passione che dovrebbero essere l’ultima fatica, salvo imprevisti.
A fare il punto sul programma degli interventi è Gabriele Pozzi, nuovo responsabile del progetto per Autostrade, società appaltatrice e finanziatrice dell’intervento per conto del Comune di Genova: “Ad oggi le previsioni sono pienamente rispettate: quest’estate, tra giugno e luglio, immaginiamo l’apertura dell’asse 1, il collegamento diretto tra la Sopraelevata e lungomare Canepa, senza il passaggio obbligato da via di Francia. A marzo saranno effettuati i due vari degli impalcati che insistono sulla viabilità locale e questo comporterà qualche disagio. Poi, in successione, saranno completati gli assi 6 e 7: il primo connetterà lungomare Canepa e la Sopraelevata, mentre il secondo permetterà di andare da Genova Ovest e da via Cantore verso lungomare Canepa. Questa fase sarà completata intorno al mese di ottobre“.
I due weekend cruciali dovrebbero essere quelli del 4-5 marzo e dell’11-12 marzo: “Stiamo andando verso la conferma definitiva, al massimo potrà esserci uno slittamento di una settimana”, precisa Pozzi. Nel primo fine settimana sarà varato con una gru l’impalcato sul lato della ferrovia: durante il giorno il traffico scorrerà a senso unico alternato sulla corsia a mare, mentre di notte (indicativamente dalle 20.00 alle 6.00) scatterà la chiusura totale di via di Francia. La settimana successiva, stesso copione ma a corsie invertite. In entrambi i casi il pre-montaggio avverrà a terra, in modo da ridurre i tempi. Questa volta non sarà necessario interrompere la circolazione dei treni perché i lavori riguarderanno esclusivamente la sede stradale.
Nel frattempo i veicoli provenienti da Genova Ovest e dalla rampa di via Cantore (in origine doveva essere demolita ma il Comune aveva chiesto di mantenerla) torneranno a percorrere il vecchio impalcato, che nel frattempo è stato rinforzato e adeguato al transito dei mezzi pesanti, e sarà eliminata l’attuale “curva provvisoria” per immettersi in Sopraelevata. In futuro qui ci saranno due viadotti affiancati che per un tratto saranno uniti per consentire il cambio di corsia: da una parte si andrà in Sopraelevata, dall’altra in lungomare Canepa senza più affrontare l’immissione sull’Elicoidale.
Arrivando da Ponente, invece, si salirà direttamente in Sopraelevata e verrà così eliminata l’interferenza coi mezzi (soprattutto quelli pesanti) diretti a Genova Ovest. L’attuale rampa che congiunge l’Elicoidale e la Sopraelevata in direzione levante non sarà abbattuta: “Potrà essere dedicata esclusivamente ai mezzi di soccorso – spiega Pozzi – ma il Comune deciderà se mantenerla comunque come viabilità alternativa. In ogni caso non c’è alcuna necessità di demolirla”. La conclusione dei lavori per il cosiddetto ambito D è prevista per la fine del 2024: “Non abbiamo ritardi – garantisce il responsabile di progetto – anzi, in qualche parte siamo leggermente in anticipo”.
Il quadro descritto fin qui non tiene conto delle modifiche necessarie per raccordare la nuova viabilità al tunnel subportuale. Come spiega l’ingegnere di Autostrade, il cosiddetto ambito E – che riguarda il riassetto della sezione terminale di lungomare Canepa e il nuovo varco portuale Etiopia “in quota” – potrebbe essere stralciato e aggregato al progetto del tunnel. Ma sono valutazioni ancora in corso. Così come sarà soggetto a eventuali revisioni il piano finanziario: ad oggi l’investimento è di 65 milioni per l’intero nodo di San Benigno, ma una parte potrebbe confluire nel pacchetto dell’opera destinata a sostituire (del tutto o in parte) la Sopraelevata.