7 Feb 2023 21:21 – di Federica Argento
Miracolo in Siria. La piccola aveva ancora il cordone ombelicale attaccato alla madre rimasta uccisa nel crollo del loro palazzo. Una bimba appena nata è stata trovata tra le rovine di un edificio a Jandairis, cittadina in provincia di Aleppo duramente colpita dal terremoto di lunedì 6 febbraio. La piccola è l’unica sopravvissuta di una Apocalisse micidiale: la sua famiglia i cui tutti gli altri membri sono morti nel crollo del palazzo di quattro piani.
Bimba partorita sotto le macerie, parlano i soccorritori
Nella località al confine con la Turchia i soccorritori hanno trovato i corpi del padre, della madre, delle sue tre sorelle, di suo fratello e di sua zia. “Poi abbiamo sentito un rumore mentre stavamo scavando, abbiamo ripulito e trovato questa piccolina, grazie a Dio”, ha detto un testimone. La bimba aveva ancora il cordone ombelicale attaccato alla madre. “L’abbiamo tagliato e mio cugino l’ha portata in ospedale”, ha proseguito l’uomo. La bimba non avrà l’affetto della sua famiglia, ma già il calore attorno a lei fa rinascere la speranza dopo l‘Apocalisse che ha travolto la regione dell’Anatolia.
La bimba aveva il cordone ombelicale ancora attaccato
In un video che circola sui social – rilancia l’Adnkronos – si vede un uomo che porta via dalle macerie un neonato nudo, coperto di polvere, con il cordone ombelicale ancora attaccato. Mentre la temperatura si avvicina allo zero, un altro gli lancia una coperta per coprirlo. La piccola è stata portata in ospedale nella vicina città di Afrin, dove è stata messa in un’incubatrice. Le sue condizioni sono stabili. “Probabilmente è nata sette ore dopo il terremoto”, ha riferito un medico, aggiungendo che pesa 3,175 kg ed è quindi nata a termine.
Come ha fatto la neonata a sopravvivere
La piccola è stata portata nella vicina città di Afrin, dove è stata messa in un’incubatrice e sottoposta a fleboclisi per ingerire vitamine. “Sicuramente è un miracolo. Ma i neonati hanno enormi risorse, grandi capacità di sopravvivenza. Abbiamo poche informazioni su questa bimba, ma sicuramente il fatto di essere rimasta attaccata alla placenta le ha consentito di sopravvivere in condizioni estreme”. Così ha dichiarato all’Adnkronos Salute Luigi Orfeo, presidente della Società italiana di neonatologia (Sin), che ha commentato la notizia. La neonata, ha proseguito Orfeo, “proprio perché rimasta fino all’ultimo legata alla placenta, potrebbe farcela. Sembrerebbe trattarsi di una neonata a termine, che chiaramente ha molte più probabilità di sopravvivere. È sicuramente molto commovente poter vedere la nascita in un paesaggio dove la morte è protagonista. È un’immagine forte di speranza”.