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Microsoft annuncia Copilot, l’assistente intelligente che genera mail, testi e presentazioni al posto tuo

di  – 17/03/2023 12:010

Microsoft annuncia Copilot, l’assistente intelligente che genera mail, testi e presentazioni al posto tuo

Basta descrivere con un testo ciò che si vuole ottenere e Copilot provvede a creare email in Outlook, discorsi in Word, riassunti di videoconferenze in Teams, sintesi di bilanci in Excel e slide in PowerPoint per festeggiare un diploma. Il futuro dei documenti è nell’IA.

Con un evento speciale in streaming, Microsoft ha annunciato Copilot, un assistente testuale dotato di Intelligenza Artificiale generativa da usare nelle app Microsoft 365, come la suite Office, quindi Word, Excel, PowerPoint, ma anche in Outlook e Teams.

Un assistente che crea documenti dalle descrizioni testuali dell’utente

Copilot prende vita grazie al modello linguistico GPT-4 di OpenAI, ma Microsoft ha detto chiaramente che Copilot non è la versione ChatGPT di Microsoft, perché per funzionare attinge a Microsoft Graph, ovvero le API e l’architettura software che sostengono i documenti, le immagini e i contenuti degli utenti Microsoft.

Copilot compare nella barra laterale delle app Microsoft 365 e ha le sembianze di una chat, così come già vista in Bing con l’IA, ChatGPT ed è soprattutto molto simile alla manifestazione del nuovo Bing in Edge, che ha appunto una colonna dedicata sulla parte destra.

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A Copilot si può chiedere per esempio di redigere un testo su un determinato argomento attingendo ai documenti e alle foto indicate dall’utente. Nella presentazione è stata mostrata per esempio la realizzazione di tutti i contenuti per festeggiare un diploma del liceo.

Se si ha un po’ di tempo, invitiamo a vedere la presentazione di Copilot, che nella sua parte pratica parte dal minuto 4:51 di questo video condiviso da Microsoft su YouTube.

Copilot ha aiutato a scrivere la mail di invito a tutti i membri della famiglia; ha redatto il discorso che dovrà essere tenuto dal genitore, il quale ha chiesto anche di evidenziare al suo interno le parti importanti e le enfasi gestuali da tenere; ha compilato una to-do-list per il party successivo, ricordando per esempio di assumere un DJ; e ha creato una slide con PowerPoint del percorso scolastico della figlia appena diplomata con tanto di foto personali e stili. Il tutto può essere modificato successivamente dall’utente tramite un semplice descrizione dell’effetto da ottenere.

Microsoft ha infatti mantenuto fermi almeno due concetti importanti: quello del controllo assoluto sui contenuti prodotti da Copilot, e quindi della revisione finale da parte dell’utente, e la possibilità mai avuta prima di sfruttare davvero tutte le possibilità date dalle Microsoft 365 App perché l’IA le conosce come nessun altro professionista.

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Sumit Chauhan, a capo dei prodotti Office, ha detto che un utente medio usa solo il 10% delle possibilità offerte da PowerPoint, mentre Copilot, attraverso una semplice descrizione di quello che l’utente vuole ottenere, è in grado di produrre un risultato servendosi del 100% delle funzionalità dell’app.

A livello più professionale, Copilot può riassumere bilanci societari da fogli Excel, creare istantaneamente un’analisi SWOT o una tabella pivot basata sui dati.

In Teams può trascrivere le riunioni, esaminando anche ciò che è stato detto durante una videoconferenza interna a cui il manager non ha potuto presenziare; quindi sembra che Copilot abbia anche le nuove capacità del modello linguistico GPT-4 in grado di trasformare in testo i contenuti audio presenti nei video, ed elaborarli.

Copilot è in fase di test, bisogna mitigare i rischi di errori

Per il momento, Microsoft sta testando Copilot con venti clienti, e ha dichiarato che amplierà questa platea nei prossimi mesi.

Nel corso della presentazione, Jared Spataro, responsabile di Microsoft 365, ha detto a tal proposito: “A volte Copilot avrà ragione, altre volte si sbaglierà in modo utile, dandovi un’idea che non è perfetta ma che vi dà comunque un vantaggio”.

In Microsoft c’è quindi contezza della possibilità che Copilot possa commettere errori o avere le cosiddette “allucinazioni” delle IA generative, cioè risposte che non sembrano essere giustificate dai dati di addestramento.

Soprattutto spostandosi nel settore professionale, Microsoft deve poter essere in grado di mitigare i rischi di un errore di Copilot, specie sui report numerici che, per alcuni scenari aziendali complessi, potrebbero essere difficili da revisionare da un utente umano in un tempo minore di quello che servirebbe a crearli manualmente. Il test approfondito di Copilot diventa quindi un’attività fondamentale per la sua stessa esistenza.

Nel frattempo, Google non è rimasta guardare, ma è evidente che sia più indietro di Microsoft. Pochi giorni fa ha annunciato una serie di nuove funzionalità che permetteranno di usare le capacità del modello linguistico di Google chiamato PaLM (Pathways Language Model) in alcune applicazioni Workspace, tra cui Google Docs, Gmail, Sheets e Slides.

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Non tutte queste nuove capacità sono già nelle mani dei tester individuati da Google, ma lo saranno nel corso delle prossime settimane. Inoltre, Google non ha ancora presentato un chatbot al pari di quello di Bing da introdurre in Google Search.

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