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Marassi, detenuto aggredisce un agente. Preso a testate in faccia e trasportato al pronto soccorso

Stamattina un nuovo incidente all’interno del carcere di Marassi: un’aggressione da parte di un detenuto ad un agente di Polizia Penitenziaria.

L’aggressore, un detenuto di origini svizzere classe 1991 proveniente dal carcere di Novara, avrebbe colpito l’agente senza alcun motivo, prendendolo a testate in faccia. L’episodio è avvenuto nel Reparto Centro Clinico e l’agente, subito soccorso dai colleghi, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso. 

Un vero e proprio bollettino di guerra quello registrato nelle ultime ore nelle Carceri della Liguria, dopo Sanremo, ecco Genova Marassi – a dichiararlo è Fabio Pagani, Segretario Regionale UIL PA Polizia Penitenziaria Da tempo ormai abbiamo lanciato, inascoltati, grida di allarme sulle condizioni di lavoro cui è costretta la Polizia Penitenziaria all’interno degli isituti penitenziari, nella quale si chiede appunto come si intende garantire l’incolumità fisica del personale.

Il preoccupante incremento di eventi critici registrati negli ultimi tre anni sembra addirittura aver subito un angosciante aumento in questi primi due mesi dell’anno e nonostante questo a nessuno è venuto in mente di convocare una riunione per discutere del problema. Eppure – continua Pagani – noi abbiamo fatto richieste precise ai vertici del DAP, vale a dire di rendere noto come intendono procedere al fine di garantire l’incolumità; quali disposizioni u4li a prevenire gli eventi critici si intendono impartire e quali procedure devono essere adottate durante le operazioni di servizio, perché intervenire così come si sta facendo senza competenza e cognizione di causa potrebbe essere pericoloso per se e per gli altri.

Al DAP evidentemente sottovalutano il problema o ritengono che tra i compiti istituzionali della Polizia Penitenziaria siano comprese anche le violenze e le aggressioni da parte dei detenuti – sottolinea ironicamente la UIL – ed è per questo che rivolgiamo un appello al Ministro della Giustizia affinché convochi un tavolo di monitoraggio u4le ad individuare soluzioni percorribili – uno Stato che si rispetta non può permettere che i loro rappresentanti siano maltrattati impunemente in questa maniera”. 

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