Il Governo ha firmato lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura: erano le modalità di acquisto preferite per i sistemi fotovoltaici e l’installazione di caldaie più efficienti. I prezzi scenderanno, ma si pagherà tutto subito.
Un decreto lampo, che ha sancito lo stop a tutte le cessioni dei crediti di tutti i bonus fiscali, a partire ovviamente dal superbonus. Nonostante siano esclusi gli interventi già avviati, questa decisione avrà un impatto su tutti gli interventi di efficientemente energetico come l’installazione di un sistema fotovoltaico o di nuovi condizionatori d’aria, oppure ancora di una caldaia a condensazione.
Negli ultimi due anni è stata proprio la possibilità di accedere ad uno sconto in fattura a facilitare l’installazione di migliaia di sistemi fotovoltaici in Italia e di cambiare le vecchie caldaie con modelli a condensazione: l’accesso ad un prezzo del 50% più basso rispetto al preventivo finale, o del 65% nel caso delle caldaie, senza doversi preoccupare di attendere i 10 anni della detrazione ha sicuramente spinto molte famiglie a fare un piccolo sacrificio per un qualcosa che magari non aveva preventivato. Nel discorso ricadono ovviamente anche gli interventi del superbonus, quindi sia quelli trainanti che quelli trainati come le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici o le batterie di accumulo, che oggi potevano essere prese al 90% nell’ambito di una ristrutturazione totale.
Permane, ovviamente, la possibilità di detrarre tutto nei 10 anni previsti, ma spariranno tutte le offerte dei vari operatori come EnelX, Sorgenia, EoN ed Evolvere che in questi due anni hanno fatto da legante tra imprese esecutrici e clienti finali.
La speranza è che la cosa possa portare ad un abbassamento dei prezzi che, soprattutto nel 2022 con la difficoltà delle aziende a cedere i crediti accumulati, erano diventati decisamente troppo alti, con la proposta “scontata in fattura” che mediamente costava un 35% in più rispetto ad un preventivo senza sconto. Il fatto di dover pagare tutto, salvo poi detrarre, porterà anche ad un controllo maggior sui vari preventivi che oggi, soprattutto per quanto riguarda le caldaie, venivano gonfiati per permettere a tutti, impresa, fornitori e intermediari di guadagnare qualcosa in più.
Questo è ad esempio il preventivo per l’installazione di una caldaia fatto da uno dei grandi operatori con sconto in fattura: la caldaia, con la sua installazione, viene fatta pagare 3000 euro che con l’aggiunta delle valvole, del termostato, del lavaggio e del defangatore tocca i 4300 euro, ovviamente da scontare al 65%.
Il cambio all’utente è costato solo 1527 euro grazie all’inventivo e allo sconto in fattura, ma è evidente che se avesse pagato tutto subito avrebbe speso la metà. La caldaia costa infatti meno di 1000 euro, e tra valvole, termostato lavaggio e installazione si trova sicuramente un bravo idraulico che riesce a stare nei 2000 euro totali, costo della caldaia incluso.
© riproduzione riservata
Resta aggiornato sugli ultimi articoli di DDay.it
0Commenti
segui per ricevere le notifiche dei nuovi commenti