di Monica Scozzafava

L’allenatore dell’Adana Demirspor racconta la notte di paura: «Eravamo in trasferta a Istanbul, il mio hotel è andato a fuoco. Forse i miracoli esistono. Ma ci sono troppi morti per sentirmi fortunato».

«Forse sì, i miracoli esistono. Le possibilità che non fossi ad Adana durante il terremoto erano veramente basse. Invece mi trovo qui a Istanbul. A un migliaio di chilometri dai palazzi crollati, dai morti e dalle macerie. Mi trovo qui, ancora incredulo, a pregare per le vittime. Sono vivo. Angosciato ma vivo. Dovrei considerarla una fortuna? Troppi morti, è difficile». Vincenzo Montella è in Turchia da due anni, allena l’Adana Demirspor, squadra di calcio che milita nella Super Lig. Domenica pomeriggio sono partiti da Adana per la sfida contro l’Umraniyespor, gara ovviamente rinviata come tutte le manifestazioni sportive. Il risveglio in piena notte nell’hotel di Istanbul è stato da incubo.