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I motivi per cui Meta, nonostante tutto, ce la sta facendo: dalla crescita di Facebook alla vittoria contro la FTC

di  – 03/02/2023 09:300

I motivi per cui Meta, nonostante tutto, ce la sta facendo: dalla crescita di Facebook alla vittoria contro la FTC

Nonostante gli investimenti per la realtà virtuale continuino a essere ingombranti, e senza portare frutti, Meta ha registrato risultati migliori e Facebook continua a essere un social network in crescita.

Da quando Facebook ha cambiato nome in Meta, per esprimere la volontà di puntare sul metaverso, le cose non sono state semplici.

La società sta accumulando miliardi di dollari spesi nei progetti di realtà virtuale senza al momento buoni risultati all’orizzonte; ha licenziato 11.000 persone per ridurre i costi e John Carmack, che per anni è stato direttore tecnologico in Oculus, ha lasciato Meta non senza polemizzare sulla sua gestione.

A guardare queste notizie, sembrerebbe che per Meta il futuro sia nero. E sebbene fare previsioni rosee – in un clima di iperinflazione, maxi-licenziamenti e vaghe sensazioni sul futuro dell’elettronica di consumo e di Internet – sia un esercizio audace, le cose per Meta vanno meglio di quanto si pensi. O forse, a guardare da un’altra prospettiva, meno peggio di quanto potrebbero andare.

Facebook rimane enorme

Intanto, nonostante tutto, Facebook continua a crescere e a rimanere il più grande social network al mondo.

Nel quarto trimestre del 2022 ha superato i 2 miliardi di persone attive ogni giorno grazie a un aumento del 4% su base annuale. Erano 1,984 miliardi alla fine di settembre. Le persone attive mensilmente sono invece 2,96 miliardi (+2%).

Complessivamente, le applicazioni di Meta – che includono anche Instagram e WhatsApp – registrano 2,96 miliardi di utenti giornalieri (+5%)

L’impatto sulle pubblicità è stato grandemente esagerato

Uno dei problemi che Meta aveva preannunciato riguardava il calo dei ricavi dalle pubblicità. In particolare, oltre alla situazione internazionale che ha portato tante aziende a rivedere il budget investito sui social network, le politiche che Apple ha introdotto con le recenti versioni di iOS – che hanno limitato la quantità di pubblicità mirate, cioè profilate sugli interessi delle persone che navigano sul web – sono state raccontate come due pesi che avrebbero trascinato a fondo il settore pubblicità.

L’impatto c’è stato, ma meno di quanto ci si aspettasse. Al punto che nonostante un calo del 4% dei ricavi registrato nel trimestre più recente, il valore delle azioni è salito rapidamente del 27% dopo l’annuncio dei risultati trimestrali.

Il valore delle azioni è un doppio segnale: da una parte di sollievo per aspettative che forse erano più negative del necessario per Meta; dall’altra, che il futuro della società sia in crescita e perciò valga ancora possederne le azioni.

Va segnalato che al miglioramento in borsa ha contribuito anche un programma di riacquisto delle azioni annunciato da Meta per 40 miliardi di dollari e l’annuncio dell’amministratore delegato Mark Zuckerberg che il 2023 sarà “l’anno dell’efficienza” perché la società intende ridurre i costi.

Dall’inizio dell’anno il valore delle azioni è cresciuto del 47%.

Allo stesso modo, Zuckerberg ha sottolineato che la società sarà più rapida nel tagliare eventuali progetti che non rispettano le aspettative “o non sono più cruciali” per il successo della strategia.

Nel 2022 Meta ha ricavato 113,642 miliardi di dollari dalle pubblicità. Nel 2021 erano 114,934 miliardi di dollari, quindi di più, ma nel 2020 erano 84,169 miliardi.

Potrà comprare Within (e Supernatural)

Un’altra buona notizia per Meta, riportata dal New York Times, riguarda la decisione del giudice della corte distrettuale di respingere la richiesta della Federal Trade Commission (l’antitrust statunitense) di bloccare l’acquisire della startup Within, sviluppatrice dell’applicazione per il fitness con dispositivi di realtà virtuale Supernatural, da parte di Meta.

I client di terze parti non potranno più accedere alle API di Twitter. È la fine per app come Tweetbot e Twitterrific

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La FTC premeva affinché venisse bloccata per evitare che Meta potesse ridurre lo spazio per la concorrenza in un settore (la realtà virtuale) ancora nascente. La FTC avrà comunque qualche giorno di tempo per valutare di ricorrere in appello.

Il metaverso, però, resta un’incognita

Il principale problema di Meta rimane lo stesso di cui si parla da oltre un anno: l’investimento ingente che sta facendo nella realtà virtuale e nel “metaverso”.

Meta ritiene che un grande ambiente virtuale sia il futuro delle reti sociali e che molte persone saranno disposte a indossare un visore di realtà virtuale per lavorare o incontrarsi o comprare beni virtuali.

Nel 2022 Reality Labs, divisione delegata alle “future piattaforme di computing”, come realtà virtuale e realtà aumentata, ha perso 13,7 miliardi di dollari.

E non si tratta di un fenomeno passeggero perché la direttrice finanziaria Susan Li, durante la presentazione dei risultati trimestrali, ha specificato che “ci aspettiamo che nel 2023 le perdite operativo di Reality Labs aumenteranno” in virtù di un aumento degli investimenti in quest’area.

La spesa più grande riguarda l’hardware, che siano occhiali di realtà mista oppure visori di realtà virtuale come i Quest. “Penso che il software e la piattaforma social siano la parte più critica di ciò che stiamo facendo, ma realizzare il software richiede una spesa molto inferiore rispetto all’hardware“, ha detto Zuckerberg.

E su Reality Labs non intende mollare la presa. “Nessuno dei segnali che stiamo vedendo – ha detto – ci suggerisce che dobbiamo cambiare la strategia a lungo termine di Reality Labs“.

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