Ora dopo ora, sale la conta dei morti a Dnipro, teatro dell’ultima strage, tra le più gravi, nel conflitto in Ucraina. Almeno 30 persone hanno perso la vita nel palazzo sventrato da un missile russo. Tra loro, anche una ragazza di soli 15 anni. I feriti sono più di 70, tra cui 13 bambini, mentre il destino di 30 dispersi resta ancora sconosciuto. Anche i ragazzini scavano tra i detriti ma, con il tempo che scorre implacabile, le speranze di trovare ancora superstiti sono «minime», secondo il sindaco Borys Filatov. E mentre ancora si scava nella massa informe che un tempo era un condominio, suonano come uno schiaffo le parole di Vladimir Putin che si compiace della «dinamica positiva» che ha preso «l’operazione militare speciale» in Ucraina, sottolineando che «tutto si sta sviluppando secondo i piani dei vertici militari».
Mosca continua però a negare la responsabilità dell’attacco: «Le forze armate russe non colpiscono edifici residenziali, colpiscono obiettivi militari: evidenti o mascherati», assicura il portavoce del Cremlino Peskov, puntando il dito contro Kiev: «Questa tragedia è stata il risultato dell’azione dei contro-missili della difesa aerea». Le indagini del Servizio di sicurezza ucraino hanno però identificato il missile usato nell’attacco come «il tipo di missile da crociera russo Kh-22», sottolineando di non possedere i mezzi per poterlo intercettare.
Punti chiave
Bosnia, media: Gb valuta nuove sanzioni contro serbo-bosniaci
Il governo britannico starebbe valutando la possibilità di nuove sanzioni contro le autorità della Republika Srpska per il loro sostegno alla Russia e all’apertura presunta di una filiale del Gruppo Wagner a Belgrado. È quanto emerge da interrogazioni che Alicia Kearns, esponente del partito conservatore, ha sottoposto al ministero degli esteri britannico, e delle quali riferiscono alcuni media a Sarajevo. Nel mirino in particolare il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, in prima fila nell’impedire alla Bosnia-Erzegovina di adottare sanzioni contro Mosca per la sua aggressione all’Ucraina, e per i suoi frequenti incontri con Vladimir Putin. La Gran Bretagna inoltre ha condannato duramente la decisione della Republika Srpska di conferire una onorificenza al presidente russo. Denunciando le crescenti attività destabilizzanti della Russia nei Balcani occidentali, Alicia Kearns sostiene di essere a conoscenza di notizie non confermate secondo cui il Gruppo Wagner avrebbe aperto una sua filiale a Belgrado, e che alcuni cittadini serbi sarebbero collegati a questa organizzazione di mercenari.
Aereo tedesco scortato, per Berlino volo di ricognizione di routine
Il volo delle forze armate tedesche individuato da un caccia del Centro di controllo della difesa nazionale russo era «un volo di ricognizione di routine». A dichiararlo è stato un portavoce della Marina tedesca, precisando che un aereo intercettore russo è quindi decollato nello spazio aereo vicino a Kaliningrad per osservare la situazione. Anche questa una reazione di routine, ha affermato.
Missione Aiea in centrale nucleare al Sud
Una missione dell’Aiea è arrivata alla centrale nucleare di Pivdenno-Ukrainska nella parte meridionale dell’Ucraina. Lo ha scritto su twitter il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi. «Siamo qui per restare, per aiutare a garantire la sicurezza nucleare durante il conflitto in corso. A breve l’Aiea sarà stabilmente presente presso tutte le centrali nucleari ucraine», scrive Grossi.
Kiev: in strage Dnipro 40 morti, 77 feriti e 25 ancora scomparsi
L’ultimo bilancio dell’attacco russo a un edificio residenziale a Dnipro è di 40 morti, fra cui 3 bambini, 77 feriti e 25 scomparsi. Lo rende noto il Servizio di emergenza statale dell’Ucraina. Lo riporta Unian.
Zelensky ad alleati: “accelerare decisioni su invio armi”
«Quello che è successo a Dnipro, il fatto che che la Russia stia preparando un nuovo tentativo di prendere l’iniziativa nella guerra, il fatto che la natura dei combattimenti sul fronte richieda nuove soluzioni nell’approvvigionamento per la difesa, tutto questo sottolinea quanto sia importante coordinare gli sforzi di tutti i membri della coalizione per l’Ucraina». Lo ha detto nel suo videomessaggio serale il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, sottolineando la necessità di «accelerare il processo decisionale» sull’invio di armi. L’esempio citato come positivo è quello della Gran Bretagna, che ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti con «ciò che è necessario», ricorda il presidente ucraino: «carri armati, altri veicoli corazzati, artiglieria». Dal forum di Davos, dal prossimo incontro della cosiddetta coalizione Ramstein, «alla fine della settimana, ci aspettiamo decisioni di principio dai nostri partner», ha concluso Zelensky annunciando – senza aggiungere dettagli – che «sono previsti anche importanti negoziati bilaterali».
007 Kiev, Putin vuole prendere Donbass entro marzo
Il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il nuovo comandante delle forze armate russe in Ucraina, Valery Gerasimov, di «impadronirsi delle regioni di Donetsk e Luhansk entro marzo». Lo ha affermato Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence di Kiev. Lo riporta Unian. Secondo gli 007 «Putin non presta attenzione a ciò che sta realmente accadendo al fronte. Il presidente russo cerca la distruzione degli ucraini come popolo e dell’Ucraina come stato indipendente».
Russi annunciano presa insediamento strategico in regione Donetsk
Le truppe russe hanno preso il villaggio di Verkhnee Vodyanoye vicino a Donetsk. Lo ha annunciato Denis Pushilin, capo ad interim dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, sul suo canale Telegram. «Ora possiamo dire che nei prossimi giorni assisteremo alla liberazione di nuovi insediamenti», ha spiegato.
Filorussi Donetsk: raid militari Kiev, almeno due morti
Il sindaco filorusso di Donetsk, Oleksiy Kulemzin, ha denunciato un raid delle forze armate di Kiev sulla città «Almeno quattro persone sono rimaste ferite, ci sono due morti», le sue parole riportate da Ria Novosti.
Caccia russo scorta aereo militare tedesco sul Baltico
Un aereo militare Orion R3-C della marina militare tedesca «in avvicinamento al confine di stato della Federazione russa» è stato «scortato» da un caccia russo sul mar Baltico. Lo riporta la Tass citando il ministero della Difesa di Mosca. Dopo che l’aereo militare straniero si è allontanato dal confine di stato della Federazione Russa, il caccia russo è tornato al suo aeroporto di base, viene spiegato da Mosca. «Il volo del caccia russo è stato effettuato in stretta conformità con le regole internazionali per l’uso dello spazio aereo su acque neutrali senza attraversare rotte aeree e avvicinarsi pericolosamente a un aereo di uno stato straniero», si legge in una nota.
Putin a Erdogan: Kiev responsabile della recente escalation
Vladimir Putin attribuisce all’Ucraina la responsabilità per la recente escalation nei combattimenti in Ucraina, nella telefonata che ha avuto oggi con Recep Tayyip Erdogan. Il Presidente russo ha sottolineato «la politica distruttiva del regime a Kiev che continua a intensificare le ostilità con il sostegno dei suoi sponsor occidentali che continuano a inviare armi all’Ucraina», ha riferito il Cremlino dopo la telefonata.
Il sindaco di Kiev Klitshko a Davos: “L’Ucraina è qui per le forniture di armi”
«L’Ucraina arriva a Davos con una folta delegazione e l’obiettivo numero uno è spingere i Paesi occidentali a fornirle più velocemente armi per difendersi dall’aggressione militare russa». Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitshko, spiegando ai giornalisti a margine del Forum economico mondiale che si apre oggi: «è per questo che sono qui». A Davos, con una presenza massiccia di esponenti governativi dei Paesi baltici, della Polonia, della Finlandia, oltre al segretario generale della Nato e ai vertici del Fbi e dell’intelligence Usa, non ci sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky come atteso inizialmente. Domani, tuttavia, terrà uno ‘special address’ sua moglie Olena Zelenska. Oltre a Klitshko sono presenti Mykhailo Fedorov, vice premier e ministro della Trasformazione digitale, e Yuliia Svyrydenko, vice premier e ministra dell’Economia.
Kiev: “Nostre forze continuano a difendere Soledar, l’Est rimane la direzione principale dell’attacco russo”
Le forze di difesa ucraine «continuano a difendere» Soledar e la periferia della città. A sostenerlo è il capo del Gruppo Orientale delle Forze Armate dell’Ucraina Serhiy Cherevaty, citato dall’Ukrainska Pravda. «L’est dell’Ucraina rimane la direzione principale dell’attacco dell’aggressore. Il nemico ha concentrato l’attacco principale nella direzione di Bakhmut, specialmente nell’area di Soledar, dove si stanno svolgendo i combattimenti», ha dichiarato Cherevaty. «Le unità ucraine continuano a difendere la città stessa e la periferia», ha aggiunto.
Kiev, ispezione conferma che missile russo ha colpito Dnipro. Individuati nomi di sei russi “coinvolti nell’attacco”
Il servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) ha riferito che a seguito dell’ispezione sul luogo dell’attacco, è stato confermato che un missile da crociera russo ha colpito un condominio nella città di Dnipro. La Sbu – riferisce la Cnn – ha anche riferito di aver individuato i nomi di sei membri dell’esercito russo coinvolti nell’attacco, secondo ciò che l’agenzia ha descritto come risultati di “indagini preliminari”. «A seguito dell’ispezione della scena della tragedia, è stato precedentemente confermato il tipo di missile da crociera russo Kh-22, che il nemico ha utilizzato per colpire l’edificio residenziale», ha detto la Sbu in una nota, dopo che questa mattina la Russia ha negato responsabilità nel bombardamento sull’edificio residenziale a Dnipro. «Ogni crimine di guerra russo ha un autore specifico», ha detto il capo della Sbu Vasyl Maliuk. «Il servizio di sicurezza li identificherà e li pubblicherà tutti per nome, in modo che nessun assassino sfugga alla punizione», ha aggiunto, pubblicando i nomi di sei militari russi.
Il ministro degli Esteri del Regno Unito sanzionato da governo russo
Il ministro degli Esteri del Regno Unito, James Cleverly, ha scritto su Twitter di essere stato sanzionato dal governo russo. «Sono stato sanzionato dal governo russo, bene», si legge nel tweet, «se questo è il prezzo per sostenere la libertà ucraina, allora sono felice di essere sanzionato».
Berlusconi: “Angosciato da assenza leader capaci in Europa”
Sono «angosciato dal fatto che in Europa e in Occidente in questo momento non abbiamo dei leader veramente capaci». Lo ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando in occasione della presentazione dei candidati azzurri in Regione Lombardia della guerra in Ucraina e del rischio nucleare.
Berlino favorevole a un tribunale speciale per i russi
In un discorso tenuto all’Accademia di diritto internazionale dell’Aia, la ministra tedesca degli Esteri Annalena Baerbock ha auspicato la formazione di un tribunale internazionale speciale che indaghi sulla leadership russa e la metta sotto processo per l’invasione dell’Ucraina. Lo riporta Tagesschau. Baerbock ha aggiunto di comprendere la preoccupazione di Kiev che la Russia non possa essere perseguita per la sua aggressione davanti alla Corte penale internazionale dell’Aia. La Corte, infatti, può trattare solo casi dove querelante e accusato sono membri della corte o se il caso è stato deferito dal consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La Russia non fa parte della Corte e, in quanto membro permanente con potere di veto nel consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, probabilmente bloccherebbe un deferimento alla stessa Corte internazionale.
Putin ed Erdogan parlano di uno scambio di prigionieri, soprattutto feriti
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan, lo annuncia il servizio stampa del Cremlino. «Entrambe le parti hanno ribadito il loro impegno per un ulteriore sviluppo globale delle relazioni russo-turche». Durante la telefonata, Putin ed Erdogan hanno anche scambiato opinioni sulla situazione in Ucraina. «In particolare, alla luce dell’iniziativa della Turchia e a seguito dei recenti contatti ad Ankara tra i commissari russi e ucraini per i diritti umani, hanno affrontato la questione dello scambio di prigionieri, soprattutto feriti».
Erdogan a Putin, pronti a mediare per una pace duratura
La Turchia è pronta a mediare tra Russia e Ucraina con l’obiettivo di arrivare ad una pace duratura. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, durante una telefonata con l’omologo russo Vladimir Putin.
Putin denuncia l’aumento di armi occidentali a Kiev
Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. Lo ha riferito il Cremlino. Il leader russo, si aggiunge, ha denunciato il crescente aumento delle forniture militari occidentali all’Ucraina e “l’ipocrisia” di Kiev per il suo rifiuto di accettare la tregua per il Natale ortodosso.
A Ramstein nuova riunione del gruppo difesa il 20 gennaio
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, parteciperà a una riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina nella base aerea di Ramstein, in Germania, il 20 gennaio. L’incontro è ospitato dal segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, e si concentrerà sulla crisi in corso in Ucraina e sui relativi problemi di sicurezza che devono affrontare alleati e partner della Nato, si legge in una nota dell’Alleanza.
Telefonata Erdogan-Putin su corridoio umanitario
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il collega russo Vladimir Putin. In base a quanto reso noto dalla presidenza turca, al centro del dialogo gli ultimi sviluppi dell’intervento militare della Russia in Ucraina e le possibilita’ di mediazione. La scorsa settimana Ankara ha infatti offerto di agire da mediatore ne l’apertura di un corridoio umanitario e in uno scambio di prigionieri. I due leader hanno fatto anche il punto sul riavvicinamento tra Turchia e Siria. Una normalizzazione in cui è “invece il Cremlino a fungere da mediatore e che al momento e” giunta al livello di incontri interministeriali, dopo 12 anni di relazioni azzerate tra Erdogan e il regime di Damasco. Nell’agenda della telefonata anche il progetto del presidente russo di rendere la Turchia un hub per li smistamento del gas verso l’Europa. Un progetto che farebbe comodo a Putin, mentre Erdogan ha chiesto al presidente russo uno sconto sul prezzo del gas che la Turchia importa dalla Russia.
Moglie di Zelensky partecipa al Forum di Davos. Atterrata a Zurigo
La first lady ucraina Olena Zelenska prende parte al Forum economico mondiale (Wef) di Davos, in Svizzera. È atterrata oggi all’aeroporto di Zurigo. Gli organizzatori del Wef hanno poi confermato la sua presenza. Fino ad ora non c’erano state conferme sulla composizione della delegazione ucraina, in particolare per ragioni di sicurezza. Se il presidente Volodymyr Zelensky si collegherà tramite video o si recherà addirittura a Davos di persona non è ancora chiaro.
Mosca. “Abbattuti 10 droni ucraini a Sebastopoli”
Le forze di difesa aerea russe e le unità della flotta del Mar Nero hanno abbattuto dieci droni ucraini che hanno tentato di attaccare Sebastopoli. Lo ha riferito il governatore filorusso della città Mikhail Razvozhaev sul suo canale Telegram. Lo riporta Ria Novosti. “Nessun oggetto né in città né nell’area acquatica è stato danneggiato. Tutto è calmo in città”, si legge nel messaggio.
Cleverly: “Sono stato sanzionato dal governo russo”
“Sono stato sanzionato dal governo russo. Bene. Se questo è il prezzo da pagare per sostenere la libertà ucraina allora sono felice di essere stato sanzionato. Gloria all’Ucraina”. E’ quanto ha annunciato su Twitter il ministro degli Esteri britannico, James Cleverly.
Aiea: “Rafforziamo nostra presenza per prevenire incidente nucleare”
“L’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) sta espandendo la sua presenza in Ucraina per aiutare a prevenire un incidente nucleare durante il conflitto in corso”. È quanto afferma in un tweet il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, in questo momento in missione nei territori in guerra. “Sono orgoglioso di guidare questa missione in Ucraina”, si legge nel tweet, “dove ci stiamo dispiegando in tutte le centrali nucleari del Paese per fornire assistenza in materia di sicurezza nucleare”.
Monsignor Shevchuk: “Contro civili missili da battaglie navali”
“La più grande tragedia è accaduta nella città di Dnipro: il missile russo X-22, chiamato ‘killer delle portaerei’, ha colpito un grande condominio. Quel razzo, dagli stessi costruttori destinato alle battaglie navali, è stato usato contro i civili”. Nel suo video messaggio quotidiano, monsignor Sviatoslav Shevchuk, capo dei greco-cattolici ucraini, parla dell’attacco missilistico sulla città di Dnipro che sabato scorso ha causato la morte di almeno 40 persone. “Le operazioni di soccorso a Dnipro sono durate per tutta la notte”, fa sapere l’arcivescovo maggiore di Kiev. “Ci sono ancora persone sotto le macerie”, dice, “anche se con il procedere dei soccorsi il numero dei morti sale. Circa 100 persone sono rimaste ferite. Dnipro ha annunciato tre giorni di lutto e tutti piangiamo i morti e preghiamo per questa eroica città”. “Oggi in Ucraina, più che mai, sentiamo di pagare per la libertà un prezzo molto alto”, dice Shevchuk che commentando il brano del Vangelo di ieri dedicato alla figura di San Giovanni Battista che l’evangelista Marco chiama “voce di uno che grida nel deserto”, osserva: “Oggi l’occupante russo sta uccidendo gli ucraini perché hanno detto “no” alla schiavitù russa, imperiale, comunista. E oggi, sul Dnipro, il nostro Giordano ucraino, dai confini con la Bielorussia attraverso Kyiv e fino al Mar Nero si sente una voce, la voce di chi grida nel deserto – deserto della guerra, deserto portato con la devastazione e la cattiveria dell’invasore -, la voce che invoca la libertà, la voce che annuncia le buone notizie, la voce che ci prepara all’incontro con Cristo che sta per venire al Giordano”. Il messaggio si conclude con una preghiera ed un’invocazione: “Tu sei Dio della libertà. Aiutaci a resistere in questa battaglia leale della testimonianza cristiana, in questo moderno deserto dell’umanità. Dio, benedici l’Ucraina con la Tua giusta pace celeste!”.
Svezia: “Attacco a Dnipro è un crimine di guerra”
“Gli attacchi intenzionali contro i civili sono crimini di guerra”. Lo ha detto il primo ministro svedese Ulf Kristersson nel corso della conferenza stampa con il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel a proposito della strage di Dnipro.
Handelsblatt: “Germania pronta a dare Leopard 2 a Kiev”
Il quotidiano tedesco Handelsblatt sostiene, citando fonti anonime “informate”, che il governo federale si sta preparando a consegnare all’Ucraina i carri armati Leopard 2. Il Leopard 2 è considerato il carro armato più potente del mondo, finora ne sono state prodotte oltre 3500 unità. Sebbene il sistema risalga agli anni ’70, il veicolo è stato tecnicamente aggiornato nel corso degli anni. Le forze armate ucraine otterrebbero un significativo rafforzamento nella capacità di combattimento se gli alleati cedessero alla loro richiesta. Il governo di Kiev chiede insistentemente i carri armati ma nei giorni scorsi la ministra della Difesa tedesca Christine Lambrecht aveva sostenuto che al momento non c’era “alcuna decisione” in merito. Lambrecht però si è dimessa oggi proprio sull’onda delle critiche e le polemiche per le sue decisioni legate alla guerra in Ucraina.
Usa: “Oligarchi russi hanno trasferito il denaro ai figli prima della guerra”
Diversi oligarchi russi hanno trasferito ingenti somme di denaro ai figli poco prima dell’inizio dell’invasione dell’Ucraina per paura di essere colpiti da sanzioni internazionali. Un rapporto dell’Organizzazione per la lotta ai crimini finanziari del ministero delle Finanze degli Stati Uniti (FinCen) stima che all’inizio della guerra “diversi oligarchi russi avevano trasferito società, beni e conti bancari a parenti e figli, alcuni dei quali studenti negli Usa”. Alcune di queste transazioni sono avvenute poco prima che la comunità internazionale annunciasse l’imposizione di sanzioni agli oligarchi. Pertanto, questi trasferimenti potrebbero rendere loro più facile evitare sanzioni e, di conseguenza, il congelamento di beni e conti bancari. Il documento sottolinea che alcuni di questi trasferimenti sono stati effettuati a figli di oligarchi che studiano negli Stati Uniti. I fondi sono stati utilizzati anche per l’acquisto di immobili e oggetti di lusso negli Stati Uniti. La FinCen non ha menzionato le persone che sarebbero coinvolte. Sia l’Unione Europea che altri paesi hanno inserito molti oligarchi e uomini d’affari russi nella “lista nera” a causa del loro sostegno alla guerra. Tuttavia, alcuni di loro erano già prima nella lista, dal 2014, anno in cui è iniziata la guerra nell’Ucraina orientale.
Blackout d’emergenza in 5 regioni ucraine
Ukrenergo, l’ente nazionale ucraino per l’elettricità, ha dichiarato un aumento significativo del deficit nel sistema energetico del paese e, di conseguenza, la decisione di ricorrere a interruzioni di emergenza della fornitura di elettricità in cinque regioni dell’Ucraina. “Il sistema di alimentazione è stato ripristinato dopo il 12esimo massiccio attacco missilistico del nemico il 14 gennaio – scrive la società in un comunicato – Il deficit del sistema energetico è notevolmente aumentato. Ciò è dovuto a una diminuzione della produzione di energia elettrica dovuta agli attacchi missilistici alle centrali elettriche. Inoltre, assistiamo un aumento dei consumi legato all’inizio della settimana lavorativa”
Ex comandante Wagner chiede asilo in Norvegia
Andriy Medvedev, un ex comandante del gruppo mercenario russo Wagner, ha chiesto asilo politico in Norvegia e si e’ offerto di testimoniare contro il suo fondatore, l’oligarca Yevgeni Prigozhin. Secondo Gulagu, un’organizzazione russa a tutela dei diritti umani, Medvedev ha attraversato clandestinamente il confine norvegese dalla Russia, nella regione di Murmansk, e’ stato intercettato dalla polizia e di frontiera e poi e’ stato trasferito a Oslo, in un centro per migranti. L’intenzione di Medvedev e’ quella di testimoniare contro Prigozhin, considerato uno degli uomini piu’ vicini al presidente russo Vladimir Putin. Secondo Ukrinform, Medvedev ha firmato all’inizio del luglio 2022 un contratto di quattro mesi con il gruppo Wagner, e poi e’ stato inviato nella regione di Lugansk, dove e’ stato nominato comandante di una delle squadre d’assalto. Il Gruppo Wagner e’ un’organizzazione militare privata fondata dall’uomo spesso chiamato “lo chef di Putin”, Prigozhin. Nei giorni scorsi i mercenari stati centrali nella sanguinosa battaglia per la citta’ di Soledar nel Donbass, in Ucraina orientale. E’ la prima volta dall’inizio della guerra contro l’Ucraina, che un ex comandante di una delle unita’ del gruppo Wagner fugge in Europa
Cremlino: “Tragedia a Dnipro dovuta a contraerea di Kiev”
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a chi gli chiedeva del condominio sventrato da un missile a Dnipro ha risposto suggerendo che l’edificio sia stato colpito come risultato di un’azione della contraerea ucraina. “Le forze armate russe non colpiscono edifici residenziali o strutture di infrastrutture sociali”, ha dichiarato Peskov. “Avete visto voi stessi le conclusioni di alcuni rappresentanti della parte ucraina, che hanno affermato che questa tragedia è stata il risultato dell’azione dei contro-missili della difesa aerea”, ha aggiunto, secondo quanto riporta l’agenzia Tass, sottolineando che Aleksey Arestovich, consigliere dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, la sera del 14 gennaio ha dichiarato che parte del condominio di Dnipro è crollata a causa della caduta di un missile abbattuto dalle difese aeree ucraine. Domenica l’esercito ucraino ha dichiarato di non avere i mezzi per intercettare il tipo di missile russo usato nell’attacco, aggiungendo che sarebbe stato un Kh-22 lanciato dalla regione di Kursk.
Polonia: “Fornire all’Ucraina tutti i tipi di armi”
“Chiedo al governo tedesco di agire con decisione fornendo ogni tipo di armamento all’Ucraina”. È la richiesta fatta dal primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, alla Germania, come riportato in un tweet della cancelleria del primo ministro polacco. “La sconfitta dell’Ucraina può diventare un preludio alla Terza Guerra Mondiale, quindi oggi non c’è motivo di bloccare il sostegno a Kyiv e rimandare le cose all’infinito”, ha aggiunto Mateusz Morawiecki, come si legge nel tweet.
Von der Leyen: “Domani prima tranche pacchetto aiuti a Kiev”
“Aiutare l’Ucraina a soddisfare il suo fabbisogno finanziario per far fronte all’aggressione russa è fondamentale e urgente. La Commissione sta agendo con la massima rapidità e determinazione: Già domani erogheremo i primi 3 miliardi di euro dei 18 miliardi di sostegno macro-finanziario concordati a dicembre”. Lo annuncia in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Governatore Sebastopoli: “Abbattuti 8 droni, nessuna vittima a o danno”
Abbattuti otto droni sui cieli di Sebastopoli, annuncia il governatore della città della Crimea annessa alla Russia nel 2014, Mikhail Razvozhayev, su Telegram. L’attacco è durato circa un’ora questa mattina, quando sono stati neutralizzati sette droni, che si aggiungono a un altro distrutto ieri. I droni sono stati abbattuti, ha precisato, in corrispondenza del mare e quini “non ci sono stati danni materiali o vittime”.
Sale a 40 il bilancio morti nell’attacco a Dnipro
Sono saliti a 40 i morti nell’attacco missilisitico russo che sabato ha colpito un condominio a Dnipro, nel sud est dell’Ucraina. Tra loro anche 3 bambini. Lo riferisce l’amministrazione regionale di Dnipropetrovsk, come riporta Unian. Continua nel frattempo la demolizione dell’edificio colpito dal missile
-40% produzione di frumento in Ucraina nel 2022
In Ucraina l’associazione nazionale di produttori di cereali ha confermato il crollo della produzione di grano che si e’ attestata nel 2022 a 64 milioni di tonnellate, il 40% in meno rispetto al 2021. A causa della guerra in corso, le semine hanno subito una drastica riduzione (da 25 a 18 milioni di ettari) e le rese sono state nettamente inferiori alla media. Anche i dati diffusi dal ministero dell’Agricoltura di Kiev indicano una contrazione dei raccolti. A fine dicembre, e’ stato indicato in una nota, le operazioni di raccolta risultavano completate sul 90% delle superfici seminate con una produzione complessiva di circa 46 milioni di tonnellate. Il grano ucraino incide per il 12% sul commercio internazionale di settore, mentre per il mais la quota sale al 15%. Nel 2022, dopo il blocco di fatto delle esportazioni di prodotti agroalimentari dai porti dell’Ucraina, la situazione e’ migliorata nella seconda parte dell’anno grazie all’accordo raggiunto con la mediazione delle Nazioni Unite che ha consentito finora l’export di 15 milioni di tonnellate di cereali, secondo l’ultimo aggiornamento del ministero dell’Agricoltura di Kiev.
Stoltenberg a Ramstein vedrà ministro della Difesa ucraino
Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, parteciperà alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina presso la base aerea di Ramstein, in Germania, il 20 gennaio 2023. L’incontro è ospitato dal Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd J. Austin III, e si concentrerà sulla crisi in corso in Ucraina e sulle relative questioni di sicurezza che gli alleati e i partner della Nato devono affrontare. A margine dell’incontro, il Segretario generale avrà incontri bilaterali con Oleksii Reznikov, Ministro della Difesa ucraino, e altri alti funzionari.
Presidente Ocse a Kiev, focus su sicurezza e stabilità
Il presidente dell’Osce Bujar Osmani, ministro degli Esteri della Macedonia del Nord, è arrivato a Kiev dove avrà incontri con funzionari locali per discutere della sicurezza ucraina. “Dopo un viaggio in treno di nove ore, siamo arrivati a Kiev. In attesa di incontri produttivi con i leader ucraini per discutere i modi per migliorare la sicurezza e la stabilità nella regione e aiutare le persone sul campo”, ha twittato Osmani.
Dissidi tra Prigozhin e ministero della Difesa russo
Il Cremlino smentisce che ci siano tensioni tra il gruppo di mercenari Wagner e il ministero della Difesa e sostiene che tali speculazioni sono il frutto della cattiva informazione. Lo ha detto Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo. “Pensiamo che questa tensione esista principalmente nello spazio dell’informazione”
Cremlino: “Il palazzo di Dnipro distrutto dalla difesa missilistica di Kiev”
La strage del palazzo di Dnipro distrutto in un attacco aereo è stato ”causato dalla difesa ucraina”. Lo ha sostenuto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa. ”Alcuni rappresentanti ucraini hanno affermato che, in realtà, questa tragedia è stata il risultato dell’azione dei missili di difesa aerea”, ha detto Peskov rispondendo a una domanda dei giornalisti.
Baerbock: “Putin sta calpestando il diritto internazionale”
“La guerra della Russia contro l’Ucraina è anche una guerra contro la legge stessa. Putin sta calpestando i principi più fondamentali del diritto internazionale, che uniscono tutti i popoli”. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, poco prima del suo viaggio in Olanda dove, tra le altre cose, visiterà la Corte penale internazionale dell’Aia. “Bombe a grappolo sganciate su civili pacifici, camere di tortura in cantine buie, il rapimento di migliaia di bambini ucraini: non c’è nulla che giustifichi l’illegale e terribile furia della Russia in Ucraina, la brutalità di questa guerra”, ha detto ancora Baerbock. “L’Aia si distingue come nessun’altra città per il diritto internazionale e la giustizia. I tribunali internazionali lì incarnano la fiduciosa convinzione che il mondo possa risolvere pacificamente i suoi conflitti e che i gravi crimini saranno puniti. A L’Aia, voglio chiarire che il diritto internazionale è forte e che spetta a tutti noi assicurarne l’applicazione e, ora più che mai, rafforzarlo”, ha aggiunto la ministra degli Esteri tedesca.
Kiev: “Non c’è modo di negoziare la guerra deve essere vinta”
Non c’è modo di negoziare la fine del conflitto con la Russia: l’Ucraina deve vincere questa guerra. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale, Mikhail Podolyak. “Smettiamola di fingere di non capire. La Russia ha attaccato l’Ucraina senza alcun motivo. La Russia sta conducendo una guerra su larga scala con tutti i tipi di armi. La Russia uccide civili in massa e ‘ripulisce’ il territorio. La Russia commette crimini contro l’umanità. Non c’è modo di negoziare. La guerra deve essere vinta”, afferma Podolyak
Iniziata operazione per Patriot in Polonia
La Bundeswehr, l’esercito tedesco, ha iniziato le operazioni per l’invio del sistema di difesa aerea Patriot in Polonia. Lo riferisce Der Spiegel, aggiungendo che i primi soldati dovrebbero partire oggi da Bad Sülze (Meclemburgo-Pomerania occidentale). Nei prossimi giorni anche i sistemi di armamenti saranno trasferiti in Polonia. Un totale di tre squadroni dovrà garantire la protezione delle infrastrutture critiche della Nato vicino al confine con l’Ucraina. In Polonia, i sistemi della Bundeswehr dovranno proteggere un’importante stazione di trasbordo per gli aiuti all’Ucraina. Nelle scorse settimane la Bundeswehr ha già esplorato l’area intorno al deposito merci di Zamosc, dove vengono caricati aiuti e materiale militare per l’Ucraina a ben 30 chilometri dal confine polacco-ucraino. Secondo il piano, l’Air Force dovrebbe schierare lì tre batterie Patriot e ben 600 soldati e proteggere la stazione da possibili attacchi aerei.
Cremlino: “Tank forniti dall’Occidente bruceranno”
I carri armati Challenger 2 di cui è prevista la consegna all’Ucraina da parte del Regno Unito bruceranno come tutti gli altri e gli obiettivi dell’operazione speciale saranno raggiunti e saranno realizzati. È quanto ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “L’operazione militare speciale continuerà. Questi carri armati bruceranno come gli altri. Gli obiettivi dell’operazione militare speciale saranno raggiunti”, ha detto Peskov.
Sale a 36 bilancio vittime attacco russo a Dnipro. Polizia, i feriti sono 75, diversi bambini tra le vittime
E’ salito ad almeno 36 il bilancio dei morti nell’attacco russo di sabato a un condominio di Dnipro: lo ha reso noto su Telegram la polizia nazionale, come riporta Ukrinform. “Alle 10.30 (le 9.30 in Italia), risultavano 36 persone uccise (tra cui due bambini), 75 ferite (tra cui 15 bambini) e 39 tratte in salvo (tra cui sei bambini)”, si legge in un comunicato
Esercitazioni congiunte Mosca-Minsk
La Russia e la Bielorussia hanno iniziato oggi delle esercitazioni aeronautiche congiunte, che hanno scatenato il timore di Kiev e dell’Occidente che Mosca possa usare l’alleato per lanciare una nuova offensiva di terra in Ucraina. La Bielorussia ha dichiarato che le sue esercitazioni aeree con la Russia sono di natura difensiva, ma la mossa arriva mentre crescono le preoccupazioni che Mosca stia spingendo Minsk ad unirsi alla guerra in Ucraina.
Baerbock è all’Aia, focus su come incriminare Putin
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock è oggi all’Aia, dove incontrerà il presidente della Corte penale internazionale (Cpi) Piotr Hofmanski e il procuratore capo Karim Khan, che sta indagando sulla situazione ucraina e su possibili crimini di guerra. Con loro Baerbock discuterà di come perseguire il presidente russo Vladimir Putin per riconoscerlo responsabile della guerra scatenata in Ucraina. Nel pomeriggio, Baerbock avrà anche incontri separati con il primo ministro olandese Mark Rutte e il suo omologo, il ministro degli Esteri Wopke Hoekstra. Lo rende noto la Dpa.
Mosca produce le prime testate nucleari per il super siluro Poseidon
La Russia ha prodotto le prime testate nucleari per i super siluri Poseidon da impiegare sul sottomarino nucleare Belgorod, ha riferito lunedì la TASS, citando una fonte della difesa non identificata. “I primi carichi di munizioni Poseidon sono stati prodotti e il sottomarino Belgorod li riceverà nel prossimo futuro”, ha dichiarato la TASS. Il Presidente Vladimir Putin ha annunciato per la prima volta quello che sarebbe diventato noto come Poseidon nel 2018, affermando che si trattava di un tipo fondamentalmente nuovo di arma nucleare strategica con una propria fonte di energia nucleare. Nel discorso del 2018, Putin ha detto che il raggio d’azione del siluro sarebbe stato illimitato e che avrebbe potuto operare a profondità estreme a una velocità molte volte superiore a quella di qualsiasi sottomarino o di altri siluri. “Sono molto silenziosi, hanno un’elevata manovrabilità e sono praticamente indistruttibili per il nemico. Non esiste al mondo un’arma in grado di contrastarli”, ha dichiarato Putin.
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Allarme di Kiev per attacchi bielorussi
L’Ucraina ha continuamente messo in guardia da possibili attacchi da parte della Bielorussia, ma il Cremlino ha negato di aver esercitato pressioni sul suo vicino affinché assumesse un ruolo più attivo nel conflitto in Ucraina. Pavel Muraveyko, primo vice segretario di Stato del Consiglio di sicurezza bielorusso, ha dichiarato che la situazione al confine meridionale del Paese con l’Ucraina non è “molto tranquilla” e che l’Ucraina ha “provocato” la Bielorussia.
Governatore di Kherson: “Ieri la regione è stata colpita 90 volte”
Le forze russe hanno bombardato l’oblast di Kherson 90 volte ieri, uccidendo tre persone e ferendone 14. Lo ha riferito il governatore dell’oblast di Kherson Yaroslav Yanushevych, precisando che la regione meridionale ucraina “è stata colpita con sistemi di razzi a lancio multiplo (MLRS), artiglieria, mortai e carri armati. La città di Kherson è stata attaccata 21 volte”. A Kherson, gli attacchi russi hanno colpito l’edificio della Croce Rossa, così come un ospedale, un centro di riabilitazione per bambini con disabilità, un impianto di costruzione navale, infrastrutture critiche ed edifici residenziali- Le forze ucraine hanno liberato Kherson e la sponda occidentale del fiume Dnipro nell’oblast di Kherson l’11 novembre dopo otto mesi di occupazione russa.
Morti tre civili nel bombardamento di Kherson
Tre persone sono morte e altre 14 sono rimaste ferite nell’attacco russo di ieri nella città di Kherson e nell’omonima regione, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Yaroslav Yanushevich, come riportano i media ucraini. L’esercito russo ha attaccato il territorio della regione 90 volte con lanciarazzi multipli, mortai e carri armati, ha precisato Yanushevich. In particolare, la città di Kherson è stata bombardata 21 volte e sono stati colpiti anche quartieri residenziali. Ieri il vice capo dell’ufficio del presidente ucraino, Kyrylo Tymoshenko, aveva denunciato che le forze russe hanno bombardato anche “i locali in cui lavorano i rappresentanti della Croce Rossa” a Kherson.
Bombe russe sulla città di Zaporizhzhia, feriti 2 bambini
Le forze russe hanno colpito la città di Zaporizhzhia, danneggiando infrastrutture industriali e ferendo 3 persone, 2 delle quali bambini. Lo riferisce l’amministrazione regionale.
790 soldati russi morti in un giorno, oltre 116 mila da febbraio
Sono 790 i soldati russi morti nei combattimenti in Ucraina nelle ultime 24 ore. Lo rende noto l’esercito di Kiev, spiegando che dall’inizio del conflitto lo scorso 24 febbraio sono 116.080 i militari russi che hanno perso la vita nell’invasione decisa dal presidente Vladimir Putin. Nel bollettino diffuso oggi si legge inoltre che 21 veicoli armati Apv sono stati distrutti nell’ultima giornata di scontri, 6.204 nell’ultima giornata, e dodici i carri armati.
Isw: “in vista azione decisiva russa nei prossimi 6 mesi per riprendere il controllo della situazione dopo fallimenti”
È probabile che il Cremlino voglia “condurre un’azione decisiva nei prossimi sei mesi” per riprendere il controllo della situazione in Ucraina dopo una serie di fallimenti e di controffensive ucraine andate a buon fine: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto, come riporta il Kyiv Independent. La Russia non è riuscita a raggiungere la maggior parte dei suoi obiettivi principali in Ucraina, osservano gli esperti del centro studi americano ricordando che le forze di Mosca non sono riuscite a catturare Kiev nei primi giorni dell’invasione, così come la totalità delle regioni di Lugansk e Donetsk. Allo stesso tempo, le truppe ucraine hanno liberato più del 50% del territorio occupato dalla Russia da febbraio, compresa Kherson, l’unico capoluogo regionale che la Russia era riuscito a conquistare. L’istituto commenta infine che anche la campagna russa di colpire le infrastrutture critiche ucraine durante l’inverno, nel tentativo di demoralizzare gli ucraini, è stata finora un fallimento e per molti versi ha generato un maggiore sostegno alla causa ucraina.
Sottosegretario Difesa: “Pieno sostegno governo Meloni a popolo invaso”
”Il governo Meloni non cambia posizione e continua a ribadire il pieno sostegno al popolo ucraino vittima dell’invasione russa e la centralità dell’Italia nell’Alleanza atlantica, nell’Unione europea e nello sforzo comune per difendere la stabilità e la pace del continente europeo”. Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa e senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, a Skytg24. “Anche questo è stato uno dei temi dell’incontro a Roma tra Meloni e Von der Leyen, insieme a quello del rafforzamento e della contestualizzazione del Pnrr e dell’affrontare al livello europeo la questione delle migrazioni che l’Italia non può fronteggiare da sola”, ha aggiunto.
Bombe russe su Kherson, 3 morti nelle ultime 24 ore
È di 3 morti e 14 feriti in Ucraina il bilancio dei bombardamenti delle ultime 24 ore compiuti dalle forze russe sulla città di Kherson e sulla regione omonima. Lo ha riferito il governatore regionale, Yaroslav Yanushevych. Nella città di Kherson, i bombardamenti hanno danneggiato un ospedale, un centro per disabili, un cantiere navale, infrastrutture critiche ed edifici residenziali.
Al via addestramento dei soldati di Kiev da parte degli Usa in Germania
E’ iniziato ieri in Germania l’addestramento al combattimento delle forze ucraine con la partecipazione delle forze armate statunitensi: nelle prossime cinque-otto settimane, un battaglione di circa 500 soldati si addestrerà a Grafenwoehr, nella Baviera orientale. Lo ha detto il capo di stato maggiore statunitense, Mark Milley, come riportano i media ucraini. L’obiettivo è migliorare la preparazione delle forze ucraine nell’attacco e nel contrasto alle offensive russe. Milley è convinto che un addestramento completo, combinato con una serie di nuove armi, artiglieria, carri armati e altri veicoli destinati all’Ucraina, sarà la chiave per consentire a Kiev di riconquistare i territori occupati. “Questo supporto è davvero importante affinché l’Ucraina possa difendersi. E speriamo di poter fare tutto qui in breve tempo”, ha affermato il capo di stato maggiore Usa, che sarà in visita alla base di Grafenwoehr, oggi. Secondo Milley, le armi e le attrezzature promesse dovrebbero essere consegnate all’Ucraina in un tempo tale che le forze appena addestrate possano usarle “prima delle piogge primaverili”.
Intelligence britannica: “Le forze di Kiev hanno tenuto le posizioni a Soledar”
“Durante il fine settimana sono proseguiti intensi combattimenti nei settori Kreminna e Bakhmut del fronte del Donbass. A partire dal 15 gennaio 2023, le forze armate ucraine (UAF) hanno quasi certamente mantenuto posizioni a Soledar, a nord di Bakhmut, di fronte ai continui assalti del gruppo Wagner”. Lo scrive l’intelligence britannico nel suo aggiornamento quotidiano su Twitter. “Intorno a Kreminna – aggiunge il ministero della Difesa di Londra – i combattimenti sono stati caratterizzati da una complessa serie di attacchi e contrattacchi locali in un paese boscoso. Tuttavia, nel complesso, le UAF continuano a far avanzare gradualmente la loro linea del fronte a est ai margini della città di Kreminna”.
Bloccata nello Stretto del Bosforo nave partita da Odessa
Le autorità turche hanno bloccato nello Stretto del Bosforo, a Istanbul, una nave ucraina che trasportava piselli. Lo rende noto il centro di coordinamento congiunto di Istanbul, spiegando che il traffico nello Stretto è stato interrotto. Le autorità turche hanno precisato che la nave stava viaggiando da Pivdennyi, un porto marittimo commerciale nella città ucraina di Yuzhne vicino a Odessa, ed era diretta al porto turco di Mersin nel Mediterraneo.
Bombe russe su Nikopol, danni a case e infrastrutture civili
La città di Nikopol, nel sud dell’Ucraina, è stata colpita questa mattina da bombardamenti russi. Lo ha detto Valentyn Reznichenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, su Telegram spiegando che nell’attacco sono state danneggiate decine di case, una conduttura del gas e diverse linee elettriche. Nell’attacco non sono state segnalate vittime.
Al via esercitazioni militari aeree congiunte Russia-Bielorussia
Le forze armate della Russia e quelle della Bielorussia hanno avviato esercitazioni aeree congiunte. Lo ha affermato il ministero della Difesa bielorusso spiegando che le esercitazioni, definite “di natura difensiva”, dureranno fino al primo febbraio. Come si legge sull’account Telegram del ministero della Difesa bielorusso, unità delle forze aerospaziali russe sono arrivate negli aeroporti della Bielorussia nella notte. ”Oggi è iniziata un’esercitazione di volo tattico congiunta delle unità aeronautiche delle forze armate della Repubblica di Bielorussia e della Federazione Russa, che fanno parte della componente aeronautica del raggruppamento regionale di truppe”, si legge in una nota. ”Una suddivisione della 120esima brigata meccanizzata delle guardie separate ha iniziato a svolgere una serie di compiti di addestramento al combattimento”, spiega il ministero. ”Durante l’esercitazione di volo tattico saranno coinvolti tutti gli aeroporti e i campi di addestramento dell’aeronautica e delle forze di difesa aerea delle forze armate della Bielorussia”, ha aggiunto il ministero in una nota.
Kiev: 35 le vittime del bombardamento russo su Dnipro
E’ salito a 35 morti il bilancio dell’attacco missilistico delle forze armate russe che ha colpito un condominio a Dnipro, in Ucraina. Lo ha confermato su Telegram il governatore regionale di Dnipro Valentyn Reznichenko. «L’operazione di soccorso e di salvataggio a Dnipro stanno andando avanti per almeno 40 ore. Di notte, i soccorritori hanno estratto altri morti dal condominio distrutto da un missile russo», ha detto Reznichenko, aggiungendo che «in questo momento, l’attacco del nemico è costato la vita a 35 abitanti dell’edificio. Tra loro ci sono due bambini». Il governatore ha poi aggiunto che «39 persone sono state salvate e 75 sono state ferite. Tra i feriti si contano 14 bambini”. Resta invece ”ignoto il destino di altri 35 abitanti dell’edificio. Continua la ricerca delle persone sotto le macerie».
Fonte militare ucraina: la Russia controlla Soledar
Le forze russe hanno occupato l’ultima zona industriale nell’estrema periferia occidentale di Soledar detenuta dalle truppe ucraine. Lo ha riferito il comandante dell’unità drone ucraina Robert “Magyar” Brovdy sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta The Kyiv Independent.
Baltici e Polonia discutono di collaborazione per la sicurezza in Europa
Si svolgerà oggi a Varsavia un incontro tra i presidenti dei parlamenti di Lituania (Viktorija Čmilytė-Nielsen), Estonia (Jüri Ratas), Lettonia (Edvards Smiltēns), e Polonia (Tomasz Grodzki). Durante l’incontro, i Presidenti dei Parlamenti dei quattro Paesi discuteranno delle modalità di sviluppo della cooperazione parlamentare in risposta alle minacce geopolitiche in arrivo dalla Russia. Secondo quanto affermato prima della partenza per Varsavia dal presidente del parlamento lituano, «i paesi baltici e la Polonia assumono una posizione molto simile sulla sicurezza nell’Europa centrale e orientale, nonché sulle misure da adottare nei confronti della Russia. Poiché ci stiamo avvicinando al primo anniversario dell’aggressione della Russia all’Ucraina, l’incontro di Varsavia sarà una buona opportunità per armonizzare le posizioni e discutere ulteriori passi parlamentari comuni per raggiungere i nostri obiettivi comuni».
Azienda tedesca: Leopard per Kiev non disponibili prima del 2024
L’impresa di armi tedesca Rheinmetall non potrebbe consegnare i Panzer Leopard all’Ucraina prima del 2024, anche se la decisione politica fosse presa la prossima settimana. È quello che ha chiarito il ceo del gruppo, Armin Papperger, alla Bild am Sonntag. Tanto a lungo durerebbe infatti la necessaria opera di manutenzione delle armi pesanti, di cui si discute da settimane.