Modena. Non una prova esaltante quella offerta dal Genoa contro il Modena, ma il punto conquistato nel finale può portare un lato positivo: aver recuperato il distacco ridotto dalla penalizzazione, andando nuovamente a +3 da Bari e Sudtirol. Prestazione da bocciare quella di Puscas, mentre si è inserito bene Coda, invece due note di merito per il pacchetto centrale Dragusin-Bani, oggi entrambi al gol.
Alberto Gilardino ha avviato la sua analisi post partita con un duplice stato d’animo: “C’è il rammarico di essere andati in vantaggio e non aver chiuso la partita, ma dal campo percepivo comunque che la squadra potesse rimontare. Siamo rimasti con l’uomo in più, abbiamo accelerato e forse nell’ultima parte c’era la possibilità di vincere la gara, facendo girare palla e tirando in porta. Devo dire bravi ai ragazzi perché il campionato di Serie B richiede questo. Quando vai in trasferta devi avere un atteggiamento pronto dall’inizio, feroce per tutti i novantacinque minuti, essendoci squadre forti sulle seconde palle e non ti fanno giocare”.
“Abbiamo perso le distanze negli ultimi dieci minuti e loro hanno trovato soluzioni tra le linee, dandoci fastidio – continua il tecnico rossoblù spiegando le problematiche odierne-. Così abbiamo faticato ad accorciare, i loro trequartisti sfilavano alle spalle dei nostri centrocampisti e lì siamo andati in difficoltà. Merito anche del Modena che veniva da una serie positiva e ha giocatori importanti e di categoria. Noi siamo il Genoa e sappiamo di essere una squadra forte, ma dobbiamo anche dare atto agli avversari. Boci? Un problema al flessore, spero possa recuperare al più presto”.
Un Genoa che comunque sta prendendo sempre più la forma voluta da Gilardino: “Le mie idee le ho fatte vedere in questi mesi, sia a quattro sia a tre. Dobbiamo essere bravi a cambiare in più situazioni perché quando ci si trova davanti a determinate situazioni bisogna essere bravi a giocare per quello che richiede la gara. A volte potevamo gestire meglio il pallone. Dopo il gol del loro vantaggio c’è stata la reazione e la superiorità numerica. Dobbiamo capire che il campionato richiede questo: quando si va in vantaggio, bisogna gestire al meglio certi tipi di partite come questa”.
E ora la testa va a quella di sabato contro la Spal: “Ci aspetta un periodo determinante e fondamentale. Come ho detto ai ragazzi, arriveremo a giocare ogni 4/5 giorni e tutti saranno indispensabili. Anche chi ha giocato meno, sarà indispensabile. Tutti dovranno sentirsi pronti e dovranno esserlo”.