Le Borse europee hanno chiuso in rialzo la prima seduta della settimana grazie al ribasso delle materie prime: il Wti cede l’1,2% (il contratto di febbraio si attesta a 78,88 dollari al barile) e il gas, sulla piattaforma TTf di Amsterdam crolla del 14,3%, dopo la notizia che le riserve cinesi sono colme, passando di mano a 55,5 euro al megawattora. Francoforte segna +0,31%, Parigi +0,28%, Londra +0,2%, Milano +0,46%.
Poco mosso lo spread Btp/Bund, a 187 punti (variazione +0,13%, rendimento Btp 10 anni +4,01%, rendimento Bund 10 anni +2,14%)
A Piazza Affari in testa al Mib si è piazzata Banco Bpm (+4,21%) spinta dal giudizio favorevole di Redburn, seguita da Telecom Italia (+3,32%), Saipem (+2,66%) e Diasorin (+2,2%). Maglia nera Iveco (-1,32%). Fuori del listino principale boom di Giglio , dopo la notizia che il gruppo, attraverso la controllata al 100% IBox SA, ha sottoscritto un contratto di e-commerce management services con TaTaTu, il social network basato sulla sharing economy dei dati e sulla circular economy.
Sul mercato dei cambi, l’euro passa di mano a 1,0825 dollari (1,0822 venerdì in chiusura) e vale a 139,11 yen (138,11), il cambio dollaro/yen si attesta a 128,54 (127,62).