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Atalanta-Sampdoria: una rosa che consente di tenere in panchina Zapata e Muriel ha fatto la differenza – Genova 24

Bergamo. Un ottimo primo tempo non  basta alla Samp per arrivare all’intervallo nemmeno in parità, perché nel gioco dei calcio, quello che conta è buttare la palla dentro alla porta e se quando hai le occasioni, non ne sei capace, alla fine gli altri ti puniscono e così è avvenuto poco prima che si arrivasse al duplice fischio dell’arbitro (che non ha fatto nulla di eclatante ai danni dei blucerchiati, ma che personalmente non è piaciuto in tante piccole situazioni dubbie, non influenti, ma che alla lunga disturbano).

Due importanti parate di Musso nella stessa azione (prima con le mani, su tiro a giro di Gabbiadini e poi di piedi sulla ribattuta di Augello) hanno impedito ai blucerchiati di passare subito in vantaggio, mentre più tardi, dopo una ribattuta alla disperata di un difensore su tiro quasi a botta sicura di Lammers, la palla goal più bella, la ha avuta Leris, ma la palla la ha alzata, seppur di poco sopra la traversa.

Bravi comunque a non demoralizzarsi, tuttavia, piano piano la differenza di valori in campo è venuta a galla e nonostante l’atteggiamento coraggioso della Samp, i nerazzurri hanno iniziato a triangolare stretto e a far correre anche a vuoto i genovesi, arrivando a sbloccare il risultato con una azione con protagonisti i due quinti di Gasperini, con Hateboer svelto a riprendere una palla rimbalzata sul palo (su colpo di testa di Lookman) e a scodellarla  sul secondo palo, dove Mahele, sempre di testa ha infilato Audero… 1-0 e risultato ingiusto alla fine dei primi 45 minuti

Non è poi bastata neppure  la mazzata ad inizio secondo tempo a stroncare la voglia di combattere fino all’ultimo dei ragazzi di Stankovic, eppure il goal di Lookman avrebbe tagliato le gambe anche a un toro.

L’atalantino ha saltato di netto sulla trequarti Murru e si è involato verso la porta veloce come un treno, si è allargato quel tanto che serviva per eludere l’eventuale recupero di Nuytinck e ha infilato Audero con una millimetrica rasoiata sul secondo palo, con la seconda rete, in teoria ammazza partita.

Eppure così non è stato… ovvio che il gioco lo ha condotto fino alla fine i bergamaschi e ci mancherebbe, con una rosa del genere che ti consente di tenere in panchina Zapata e Muriel… ma il Doria ha meritato a fine partita l’applauso del meraviglioso pubblico doriano che l’ha seguito anche a Bergamo e cantato sempre, incitamento meritato fino all’ultimo secondo con Leris che di testa, al 92′, ha costretto Musso ad una super parata e poi al 94′ la Sampdoria ha anche segnato con Malagrida, ma segnalinee e VAR hanno rilevato un fuorigioco di pochi centimetri di Quagliarella che si era liberato in corridoio e impegnato Musso a ripetersi in tuffo, ma deviando la palla sulla testa di Malagrida, bravo a sua volta ad inzuccare in rete, quello che sarebbe stato il suo primo goal in Serie A. Che altro dire ? Perdere così, ci può anche stare,  se esci dal campo sicuro di avere dato tutto, come hanno fatto i due ragazzi venuti su dalla ‘cantera’, Paoletti e Malagrida, che sono stati senza dubbio la nota più positiva del match … e da questi ragazzi che bisognerà ripartire.

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